18 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Giovani piloti rampanti

In Formula 1 è arrivato il «nuovo Ayrton Senna»?

Alcuni giornalisti stranieri hanno scomodato l'ingombrante paragone con il mito brasiliano per descrivere Max Verstappen, che a soli 18 anni si è già imposto come la rivelazione del Mondiale 2015. Ma lui tiene i piedi per terra

ROMA – È un gioco vecchio almeno quanto lo sport. Ogni volta in cui esordisce un giovane promettente, ecco tutti gli osservatori fare a gara a paragonarlo alle vecchie glorie. E così un tempo Kimi Raikkonen veniva definito il nuovo Mika Hakkinen, e Sebastian Vettel il nuovo Michael Schumacher. All'ultimo arrivato nel circus della Formula 1 è andata ancor meglio: Max Verstappen, a soli 18 anni, infatti, è già stato definito da alcuni giornalisti il nuovo Ayrton Senna. Un confronto che potrebbe suonare addirittura come un sacrilegio, e che indubbiamente è ancora prematuro. Ma nessuno può negare che l'olandese, debuttante quest'anno al volante della Toro Rosso, abbia lasciato il segno nel Mondiale, a suon di spettacolari sorpassi, coraggiosi duelli e solidi risultati, come pochi prima di lui erano riusciti a fare. Uno di questi fu proprio il leggendario campione brasiliano, che già nel suo primo anno di Gran Premi, con la cenerentola Toleman, riuscì a portare la sua mediocre monoposto nelle parti alte della classifica, dove non era mai stata prima, addirittura fino all'incredibile secondo posto sotto il diluvio di Montecarlo.

Idoli e modelli
Ma come ha preso il giovane Max questo confronto con la storia, tanto lusinghiero quanto scomodo? Di certo non si è montato la testa: «È un aspetto su cui mi mantengo molto neutrale – ha risposto al quotidiano sportivo spagnolo As – Credo che sia una grande cosa essere confrontato con Senna, ma ogni pilota è diverso, ora tocca a me dimostrare di poter essere accostato a lui». Un approccio che dimostra una volta di più come il figlio d'arte (suo padre Jos corse in Formula 1 negli anni '90, anche da compagno di squadra di Michael Schumacher in Benetton) sia ben più maturo di quanto dimostrerebbe la sua appena raggiunta maggiore età. Il suo idolo nella Formula 1 attuale, però, resta uno solo: «Alonso è ancora il mio pilota preferito – prosegue – Ho corso spesso in questa stagione in posizioni simili alle sue e avendolo visto da vicino ho davvero pensato che fosse un pilota molto buono. Ha molta esperienza e con la monoposto giusta avrebbe vinto più di quanto ha ottenuto finora. Ogni volta che lo incrocio in pista resto impressionato: se la McLaren-Honda riuscirà a fare una buona macchina, Fernando potrebbe vincere ancora dei campionati». Chissà se 'Nando' riuscirà davvero a laurearsi di nuovo campione del mondo. Su questo anche molti addetti ai lavori si dicono scettici. Ma c'è un punto sul quale già parecchi di loro sono disposti a scommettere: un giorno, quel titolo iridato, se lo porterà a casa Max Verstappen.