2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Le reazioni a freddo di Marc

Ora parla Marquez: dalla caduta nei test al litigio con Vale

La prima giornata di prove in preparazione del 2016 non è andata nel modo migliore per lo spagnolo della Honda, che ha ottenuto il miglior tempo ma ha faticato ad adattarsi alle nuove gomme e alla centralina. Ma l'attenzione maggiore è per i postumi del finale di campionato...

VALENCIA – Stando ai tempi, il 2016 sembra cominciato bene per Marc Marquez. Nella prima giornata di test pre-stagionali, lo spagnolo della Honda sale infatti in cima alla lista dei tempi: 1:31.551, due decimi meglio di quel Jorge Lorenzo che solo due giorni fa non era proprio riuscito a superare in gara... Eppure questo, più che il primo giorno di un nuovo anno, sembra l'ultimo giorno del vecchio. Ancora dominato dalle polemiche, dalle accuse reciproche. E dalle maledizioni, visto che Marquez è finito per terra dopo soli tre giri. «Non è stato il migliore dei test, abbiamo cominciato male – riassume Marquez in serata – Mentre le gomme Bridgestone si comportavano più o meno allo stesso modo in tutti i circuiti, le Michelin cambiano molto sulla base dell'asfalto e delle temperature. È più facile andare forte sul giro secco, ma più duro tenere il ritmo a lungo. L'anteriore continua ad andare bene finché improvvisamente decade, senza preavviso. E quando lo perdi non si riesce a rialzare la moto».

Maledetta centralina
E le gomme non sono che il minore dei problemi che attendono lui e la sua Honda in vista del 2016. Ce n'è uno ancora peggiore: la nuova centralina elettronica unica: «Ci ho messo molto tempo per capirla – spiega – Non si riesce a girare allo stesso livello, quindi occorre fare un passo indietro. Dobbiamo lavorare sull'accelerazione, sul controllo di trazione, sull'erogazione della coppia... Poi negli ultimi giri ho anche montato il nuovo motore, ma non so dare giudizi perché prima dobbiamo mettere a posto il software. Sembra più lento a intervenire, con dei tagli di potenza più ritardati e che mal si adattano a un propulsore aggressivo, fanno muovere molto la moto. Questo è il problema principale».

Mano tesa a Valentino
Ma le discussioni sulla giornata di test appena conclusa non sono che la punta dell'iceberg. Sul fondo continuano a ribollire i postumi dell'incandescente finale di campionato. «Le ultime settimane sono state difficili, e lo è anche questo momento – ammette l'iberico – Quella che si è creata dopo la Malesia è una situazione strana e che non mi piace. Durante il weekend qui a Valencia è stato molto difficile mantenere la concentrazione. Volevo vincere, perché non sono stupido e sapevo già che se non avessi vinto mi sarei ritrovato a questo punto. Purtroppo per me non ci sono riuscito, perché Jorge è stato velocissimo. Ma ovviamente non sono d'accordo con quello che ha detto Valentino, che ha sparato a zero su di me, su Jorge, su Dani, sulla Dorna... Io ho la coscienza a posto, ho sempre detto quello che pensavo. E spero che in futuro ci potremo stringere la mano». Un po' di autocritica, per quanto tardiva, insomma, Marc Marquez la fa. Tanto che, dopo essersi dato dieci al termine della prima stagione e nove nella seconda, il suo voto per il 2015 è «sei. Non posso essere soddisfatto della stagione. All'inizio dell'anno la situazione della moto e dell'assetto non era ideale, ma ho anche commesso degli errori». Soprattutto con Valentino Rossi.