29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Il duello nelle derivate di serie

Tutti gli occhi sulla Ducati, a caccia del secondo posto in Sbk

Assegnato in anticipo il Mondiale Superbike a Jonathan Rea, resta in palio la piazza d'onore, che il ducatista Chaz Davies deve difendere dalla riscossa di Tom Sykes. Questo weekend si torna in pista per il penultimo appuntamento iridato a Magny Cours

MAGNY COURS – Archiviata senza troppe sorprese la pratica mondiale, facile preda del cannibale Jonathan Rea, il Mondiale Superbike affronta il penultimo appuntamento della stagione 2015, questo fine settimana a Magny Cours, puntando tutti i riflettori sulla battaglia per il secondo posto. Una battaglia che interessa molto i tifosi italiani, perché al momento la piazza d'onore è nelle mani del ducatista Chaz Davies. Il gallese è reduce da una striscia positiva fenomenale: nelle ultime sei gare ha collezionato ben quattro vittorie e 140 punti dei 150 disponibili, costruendosi un discreto margine di vantaggio di 22 lunghezze in classifica generale. Ma il tracciato che questo fine settimana ospita le due manche delle derivate di serie rischia di rappresentare un ostacolo pericoloso per lui: «Non ho mai avuto un weekend favorevole a Magny Cours – confessa Davies – Purtroppo, ci sono sempre stati dei problemi che mi hanno impedito di ottenere dei buoni risultati negli anni recenti. Ma questo è un anno diverso, ho un ottimo feeling con la mia moto e dopo gli ottimi risultati delle ultime gare, spero di poter fare bene anche in Francia. Le condizioni meteo sono sempre state un'incognita qui, ma sono carico e voglio usare lo slancio di queste ultime gare per aggiungere altri risultati positivi a questa stagione». Il lato positivo è che nemmeno il suo diretto rivale, il secondo pilota della Kawasaki Tom Sykes, può vantare un palmares straordinario in Francia: «Ho ricordi agrodolci – ammette – Nel 2012 ho mancato il titolo per mezzo punto mentre lo scorso anno, dopo le buone prestazioni delle prime due giornate, la pioggia della domenica ha sconvolto i piani e le gare sono state durissime. È comunque una pista che mi piace molto».

Gli altri italiani
In occasione dell'appuntamento transalpino, Chaz Davies avrà un nuovo compagno di squadra: Luca Scassa, che solo per questo fine settimana sostituirà l'infortunato Davide Giugliano. Il pilota aretino avrebbe già dovuto scendere in pista con la Panigale R come wild card a Misano, ma si fratturò la clavicola destra con una caduta nelle prove libere: «Ho dei bei ricordi della pista di Magny-Cours, dove nel 2011 ho vinto la gara della Supersport – racconta – Il tracciato mi piace, speriamo solo che le condizioni meteo siano favorevoli! Il mio obiettivo è quello di riuscire a fare un weekend in crescita. L’infortunio di Misano ha limitato il tempo a mia disposizione per i test, ma cercherò di fare del mio meglio. Conosco la pista e comincio a conoscere bene la Panigale, per cui mi sento abbastanza fiducioso». Molto carica in vista del ritorno in pista è anche la Aprilia, galvanizzata dai podi conquistati nell'ultima tappa a Jerez e dalla doppietta dell'anno scorso proprio a Magny Cours: «Quella del 2014 fu una grande gara per me e Aprilia sotto la pioggia – ricorda Leon Haslam – le RSV4 finirono ai primi due posti e io subito dietro. Dopo i test di Jerez sono decisamente positivo rispetto ai progressi fatti, visto che siamo stati i più veloci con asfalto caldo. Rimane l’incognita del meteo ma non vedo l’ora di tornare in pista. Dobbiamo vincere gare per concludere degnamente questa stagione». Gli fa eco il compagno di squadra Jordi Torres: «Arrivo a Magny Cours con tante motivazioni, dopo un weekend come quello di Jerez che mi ha lasciato un buon sapore in bocca. Affronterò per la prima volta un circuito mitico, ma se riuscirò ad avere buone sensazioni dall’inizio potremo puntare ad un grande risultato. È una pista particolare, con curve strette e cambi di direzione, ma anche un tratto veloce con un lungo rettilineo. Dovremo quindi lavorare ad un setting di compromesso, che mi permetta di sfruttare la RSV4 in tutte le circostanze. I miei tecnici lo sanno e questo velocizzerà il compito. Non vedo l’ora di conoscere Magny-Cours e dare il massimo in sella».