3 ottobre 2025
Aggiornato 14:30
Domani si corre il GP di San Marino

Lo «squalo» Valentino sfida il «pesciolino» Lorenzo

Il maiorchino parte in pole a Misano e cercherà di scappare, il Dottore lo insegue dalla terza piazza pronto a sbranarlo. Proprio come nel disegno che Rossi ha voluto imprimere sul casco speciale approntato per la sua gara di casa

Valentino Rossi su Yamaha
Valentino Rossi su Yamaha Foto: ANSA

MISANO – Stavolta, il disegno che Valentino Rossi ha impresso sul suo casco speciale per la gara di casa di Misano è particolarmente azzeccato: uno squalo che insegue e divora un pesciolino. La metafora è facile da decrittare. Il giovane e agile pesciolino è Jorge Lorenzo, che anche in casa Rossi non ha deluso le aspettative, demolendo il record della pista con un tempo di 1:32.146 e centrando dunque la pole position. «Un bel giro – lo definisce il maiorchino – Abbiamo spinto al limite come sempre in qualifica, stavolta addirittura usando tre gomme nuove. Ma in particolare penso che abbiamo trovato l'assetto giusto per la gara di domani, che eviti un'usura eccessiva dello pneumatico posteriore con questo asfalto così abrasivo». Il grosso e temibile squalo, invece, è proprio il Dottore, che rincorre da dietro ma è pronto a farsi un sol boccone della sua preda: «Essere riuscito a centrare il terzo posto e la prima fila è molto importante – commenta a fine prove – Al via Jorge è sempre molto forte e spingerà fin dalla prima curva, perciò sarà cruciale cercare di restare a contatto fin dai primi giri. Poi la gara sarà molto lunga».

Già ai ferri corti

Tra lo squalo Vale e il pesciolino Lorenzo le schermaglie in pista sono cominciate già sul finale delle qualifiche: al termine del suo ultimo giro, infatti, il campione di Tavullia ha rallentato il ritmo e, quando il maiorchino se lo è ritrovato davanti proprio nel bel mezzo del suo tentativo conclusivo e più veloce, alla penultima curva, è stato costretto a perdere tempo per evitarlo. L'episodio è costato un punto di penalità al pesarese, che però ha ribadito la sua buona fede: «Sì, l'ho visto e ho cercato di mettermi in mezzo per dargli problemi... scherzo! – ha sorriso in conferenza stampa – L'errore è stato mio. Ho guardato gli schermi per capire quanti secondi mancassero alla fine e quando ho visto che Jorge era dietro di me prima del tornante pensavo fosse un po' più distante. Ho cercato di uscire di traiettoria ma l'ho ostacolato comunque. Gli chiedo scusa, non l'ho proprio visto». E il suo compagno-rivale non gli serba certo rancore: «Sarebbe stato un giro praticamente uguale al precedente, o al massimo avrei fatto un piccolo miglioramento – getta acqua sul fuoco Lorenzo – Sono cose che succedono, sono successe anche a me in passato».

I precedenti

La battaglia vera, quella che conta, però, è rimandata a domani pomeriggio. E tutto lascia pensare che il testa a testa, per il Gran Premio e per il Mondiale, durerà fino all'ultimo giro. «Ventotto giri sono lunghissimi per il pilota, le gomme e la moto: sarà una gara molto lunga», si limita a ribadire Valentino. Più preoccupato sembra 'Por Fuera', che in passato ha perso quasi tutti gli scontri diretti in pista con il suo avversario: «Abbiamo lottato spesso, specialmente nel 2010 – ricorda lo spagnolo – E penso di aver perso quasi sempre, è vero. Ma questo non significa che accadrà di nuovo anche in futuro. Sono pronto allo scontro con lui negli ultimi giri». Sulla carta il pesciolino non ha chance contro il feroce squalo. Ma chi può averne la certezza assoluta?