La Honda prova già la moto 2016
Marquez e Pedrosa hanno fatto i loro primi giri di pista con il prototipo ieri nel corso dei test privati a Misano. E spunta la pazza idea: anticipare il suo debutto in gara già nel corso di questa stagione. Potrebbe essere la soluzione alla crisi di risultati
MISANO – Il 2016 della Honda è già cominciato. Marc Marquez e Dani Pedrosa sono scesi in pista ieri a Misano con la prima versione della RC213V con cui correranno nel Mondiale MotoGP dell'anno prossimo. Si tratta della novità più attesa del test privato che vede in azione la casa giapponese insieme alle rivali Ducati e Suzuki, prima di raggiungere la maggior parte dei team e dei piloti rivali nelle meritate vacanze estive. Il prototipo, pur costituito da una ciclistica completamente nuova, montava ancora il motore di quest'anno: pertanto, secondo il regolamento tecnico, in teoria potrebbe correre già nella stagione 2015. Le regole di congelamento dello sviluppo, infatti, prevedono solamente che la Honda utilizzi lo stesso design del motore per tutti e diciotto i Gran Premi.
Già in pista quest'anno?
Sarà dunque il primo passo verso la versione 2016 della Rcv o piuttosto un'arma segreta da sfoderare nella seconda metà dell'anno, per ribaltare il deludente inizio di stagione? Il dubbio c'è, anche perché lo stesso test si è svolto con le stesse gomme Bridgestone che i piloti montano nell'annata in corso, ma che saranno sostituite dalle Michelin nel 2016. «È prematuro parlarne ora – glissa il team principal Livio Suppo ai microfoni di GPOne – I piloti devono ancora entrarci in confidenza e anche nel caso lo volessero bisognerebbe capire se sia possibile avere ricambi sufficienti. È la base su cui verrà sviluppata la moto per il prossimo anno, questo è solo il primo test e ci serve per capire se la direzione presa è quella giusta». Solo nell'ultima giornata, quella di oggi, dedicata proprio allo sviluppo degli pneumatici, la Honda monterà finalmente le Michelin in configurazione 2016.
In cerca di soluzioni
Intanto, mentre il collaudatore Hiroshi Aoyama portava la Honda 2016 al primo shakedown, i due piloti titolari hanno invece dedicato la giornata di mercoledì al miglioramento della moto di quest'anno sul riasfaltato circuito italiano. Sia Marquez che Pedrosa hanno ottenuto riscontri cronometrici decisamente positivi: il primo ha girato in 1:32.31, il secondo in 1:32.76, dunque comodamente al di sotto del record ufficiale in prova della pista (1:32.915). «Abbiamo trovato delle nuove soluzioni – conferma Marquez – per quanto riguarda la posizione in moto e l'assetto, ma dobbiamo continuare a lavorarci perché non sono ancora contento al cento per cento». Il problema numero uno resta lo scivolamento del posteriore nelle frenate secche. Che la soluzione definitiva stia proprio nell'anticipazione del debutto della nuova Honda?
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