26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Borgo Panigale in difficoltà

Dovizioso: «Perché la mia Ducati non va più?»

Il promettente inizio di stagione ha lasciato spazio ad una crisi di metà anno. E le soluzioni non sembrano essere ancora in vista: «I limiti della GP15 sono chiari – ammette il pilota forlivese – ma non è altrettanto chiaro cosa fare per risolverli»

BORGO PANIGALE – Sembrava un trampolino di lancio verso futuri successi. Invece, il roboante inizio del Mondiale 2015 da parte della Ducati potrebbe addirittura essersi rivelato controproducente: il rischio, infatti, è che abbia creato aspettative irrealistiche nei confronti del potenziale della rossa, che oggi sono destinate a venire puntualmente deluse. È quanto sostiene Andrea Dovizioso che, dopo avere cinque volte il podio nelle prime sei gare, non è più riuscito a tenere il passo della Honda e della Yamaha negli ultimi Gran Premi. Secondo il pilota di Forlì, la forma messa in mostra dalla casa di Borgo Panigale a inizio stagione non era rappresentativa dei progressi fatti e, al contrario, i recenti passi avanti compiuti dai rivali hanno esposto tutti i punti deboli della Desmosedici GP15.

Eccessivo entusiasmo
«Forse abbiamo iniziato l'anno troppo forte e tutti si aspettavano che saremmo diventati ancora più veloci durante la stagione – ha analizzato Desmodovi dopo l'ennesima delusione patita lo scorso weekend con il ritiro durante il Gran Premio di Germania – Tre podi consecutivi nelle prime tre gare hanno alzato le aspettative, ma quella non era la realtà. In generale gli altri sono migliorati un po', mentre forse nelle prime tre gare per un motivo o per l'altro non erano riusciti a trarre il massimo dal loro potenziale. I limiti della GP15 sono chiari, ma non è altrettanto chiaro cosa fare per risolverli. Dobbiamo comprendere perché nelle ultime gare siamo stati così lontani da Honda e Yamaha».

Ma la vittoria resta alla portata
Nonostante le più recenti difficoltà, tuttavia, Andrea Dovizioso resta convinto del fatto che la Ducati non abbia abbandonato la sua ambizione di tornare entro fine stagione alla vittoria: quel successo in gara che gli manca dall'ormai lontano 2010. Ma anche sotto questo fronte il 29enne forlivese si mantiene con i piedi per terra: anche il ritorno sul gradino più alto del podio, infatti, non rappresenterebbe quell'exploit definitivo che il team va cercando. «Con la velocità di base della GP15, crediamo che vincere sia assolutamente possibile – sostiene – Ma non è questo il punto. Anche se per caso vincessimo ad Indianapolis, questo non significherebbe che avremo risolto tutti i nostri problemi». Tanti guai, insomma, ma ancora poche soluzioni: il futuro prossimo in casa Ducati sembra farsi decisamente più difficile. Le speranze sono tutte riposte nel direttore generale e guru tecnico Gigi Dall'Igna. Che ha già fatto il miracolo di rilanciare la rossa dalla crisi dell'anno scorso. E ora è chiamato a farne un altro.