24 aprile 2024
Aggiornato 12:30
GP d'Italia in lotta per sopravvivere

Monza, anche la Ferrari combatte per salvare il Gran Premio

All'appello del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, risponde il numero uno della rossa di Maranello, Sergio Marchionne: «Faremo tutto ciò di cui ci sarà bisogno per mantenere la gara». Anche versare i soldi chiesti da Bernie Ecclestone per un posto nel calendario della Formula 1?

MONZA – L'arma finale per salvare il Gran Premio d'Italia a Monza? La minaccia di ritiro della Ferrari. Questo è ciò che pensa il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che negli ultimi giorni si è schierato pesantemente in difesa della storica gara di Formula 1 in Brianza, sulla quale continua ad aleggiare un'incertezza riguardo la sua permanenza in calendario oltre il 2015. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi alla Gazzetta dello Sport: «Bernie Ecclestone deve capire che può fare tutto ciò che vuole, tranne toccare Monza – ha tuonato il leghista – Il Gran Premio a Monza non si può perdere e su questo siamo pronti ad andare alla guerra. Non si può, per ragioni puramente economiche, cancellare la storia della Formula 1 che va a braccetto con il Gran Premio di Monza. Il modo giusto è mettere pressione, coinvolgendo l'opinione pubblica, il governo italiano e anche la Ferrari».

Aperture da Maranello
Maroni, infatti, ha rivolto un vero e proprio appello al Cavallino rampante: «Vorrei che la Ferrari dicesse: 'Se non ci sarà più il Gran Premio a Monza, noi non parteciperemo più alla Formula 1'». E questo appello non è rimasto solo a parole: lunedì scorso, infatti, il governatore lombardo ha avuto l'occasione di incontrare faccia a faccia il presidente della rossa di Maranello, Sergio Marchionne, in occasione dell'inaugurazione del nuovo museo storico della Alfa Romeo ad Arese. E proprio a margine di questo incontro, Maroni gli ha spiegato personalmente il suo punto di vista sulla crisi di Monza: «Ho chiesto a Marchionne di sostenere la nostra iniziativa – ha aggiunto sempre ai microfoni della Gazzetta dopo l'evento – e lui mi ha risposto che farà tutto ciò di cui c'è bisogno, come Ferrari, per mantenere il Gran Premio a Monza. Sono molto soddisfatto: ora possiamo continuare con la nostra battaglia per assicurarci che la gara prosegua, perché non ci può essere Formula 1 senza Monza». Resta da vedere che cosa ricada esattamente sotto la voce «tutto ciò di cui c'è bisogno»: lo scontro tra gli organizzatori di Monza e Bernie Ecclestone, infatti, è puramente economico. Il patron della F1 chiede al circuito italiano 20-22 milioni di euro all'anno per rimanere nel circus, mentre l'Ac Milano ne dispone di circa la metà, quelli che ha pagato fino a questa stagione. La Regione Lombardia non si è detta disposta a finanziare la parte restante e nemmeno l'Automobile Club d'Italia nazionale, al di là delle belle parole di circostanza. La Ferrari è davvero pronta a mettere mano al portafoglio per risolvere questo problema una volta per tutte?