Monza, anche la Ferrari combatte per salvare il Gran Premio
All'appello del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, risponde il numero uno della rossa di Maranello, Sergio Marchionne: «Faremo tutto ciò di cui ci sarà bisogno per mantenere la gara». Anche versare i soldi chiesti da Bernie Ecclestone per un posto nel calendario della Formula 1?
MONZA – L'arma finale per salvare il Gran Premio d'Italia a Monza? La minaccia di ritiro della Ferrari. Questo è ciò che pensa il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che negli ultimi giorni si è schierato pesantemente in difesa della storica gara di Formula 1 in Brianza, sulla quale continua ad aleggiare un'incertezza riguardo la sua permanenza in calendario oltre il 2015. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi alla Gazzetta dello Sport: «Bernie Ecclestone deve capire che può fare tutto ciò che vuole, tranne toccare Monza – ha tuonato il leghista – Il Gran Premio a Monza non si può perdere e su questo siamo pronti ad andare alla guerra. Non si può, per ragioni puramente economiche, cancellare la storia della Formula 1 che va a braccetto con il Gran Premio di Monza. Il modo giusto è mettere pressione, coinvolgendo l'opinione pubblica, il governo italiano e anche la Ferrari».
Aperture da Maranello
Maroni, infatti, ha rivolto un vero e proprio appello al Cavallino rampante: «Vorrei che la Ferrari dicesse: 'Se non ci sarà più il Gran Premio a Monza, noi non parteciperemo più alla Formula 1'». E questo appello non è rimasto solo a parole: lunedì scorso, infatti, il governatore lombardo ha avuto l'occasione di incontrare faccia a faccia il presidente della rossa di Maranello, Sergio Marchionne, in occasione dell'inaugurazione del nuovo museo storico della Alfa Romeo ad Arese. E proprio a margine di questo incontro, Maroni gli ha spiegato personalmente il suo punto di vista sulla crisi di Monza: «Ho chiesto a Marchionne di sostenere la nostra iniziativa – ha aggiunto sempre ai microfoni della Gazzetta dopo l'evento – e lui mi ha risposto che farà tutto ciò di cui c'è bisogno, come Ferrari, per mantenere il Gran Premio a Monza. Sono molto soddisfatto: ora possiamo continuare con la nostra battaglia per assicurarci che la gara prosegua, perché non ci può essere Formula 1 senza Monza». Resta da vedere che cosa ricada esattamente sotto la voce «tutto ciò di cui c'è bisogno»: lo scontro tra gli organizzatori di Monza e Bernie Ecclestone, infatti, è puramente economico. Il patron della F1 chiede al circuito italiano 20-22 milioni di euro all'anno per rimanere nel circus, mentre l'Ac Milano ne dispone di circa la metà, quelli che ha pagato fino a questa stagione. La Regione Lombardia non si è detta disposta a finanziare la parte restante e nemmeno l'Automobile Club d'Italia nazionale, al di là delle belle parole di circostanza. La Ferrari è davvero pronta a mettere mano al portafoglio per risolvere questo problema una volta per tutte?
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