18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
E' stata realizzata da Filmmaster Events

Champions League, per la cerimonia di apertura numeri da record

Andata in scena pochissimi minuti prima del fischio di inizio ha reso omaggio a Berlino, la città che quest'anno ha ospitato l'epilogo della «coppa dalle grandi orecchie».

BERLINO (askanews) - La cerimonia di apertura della finale di Champions League, che ha visto il Barcellona sconfiggere 3-1 la Juventus, è stata la grande protagonista del pre-partita. Andata in scena pochissimi minuti prima del fischio di inizio ha reso omaggio a Berlino, la città che quest'anno ha ospitato l'epilogo della «coppa dalle grandi orecchie».

Sono stati - spiega Filmaster Group in una nota - più di 400 i «performer» che sono scesi sul campo dell'Olympiastadion e che hanno realizzato le complesse coreografie di massa firmate dalla famosa coreografa Wanda Rokicki. Il concept della cerimonia si è basato sul mondo dell'arte. Dalla Bauhaus alla Street Art, dalle avanguardie anteguerra che hanno fondato le radici del design alle forme artistiche più contemporanee. Al centro della scena le due regine che rappresentavano rispettivamente le due correnti artistiche con spettacolari costumi scenografici ispirati a immagini di bozzetti d'epoca per la parte Bauhaus e al Pop per l'arte contemporanea. A fare da contorno le coreografie di massa che hanno realizzato sul campo disegni complessi in rappresentanza dei simboli emblematici del mondo del calcio e della città di Berlino, come la spettacolare Porta di Brandeburgo.

Una cerimonia che quest'anno ha visto due importanti novità. Il logo Champions per la prima volta in 3 dimensioni grazie alla macchina scenica composta dalle 8 stelle che unendosi al centro della scena hanno composto il logo, che è diventato allo stesso tempo anche il palco sopra-elevato dei performer. Elemento scenico che diventerà simbolo delle prossime edizioni della Champions League.

Altro elemento di evoluzione rispetto alle passate edizioni è stata la copertura del campo con un tappeto celeste e logato di ben 7.500 metri quadri. La copertura, posizionata da 136 facchini pochi secondi prima dell'arrivo dei performer con movimenti complessi e coordinati, ha permesso di fare da background rendendo la cerimonia molto più spettacolare e di impatto visivo.

Alla realizzazione del progetto hanno collaborato attivamente 120 professionisti. Tutti made in Italy i costumi per i quali sono stati impiegati oltre 100 metri lineari di relle. Percorsi oltre 11.800 chilometri per il trasporto di tutti i materiali e consumati ben 3.500 sandwich per i volontari.

Filmmaster Events in partnership con il Circo De Bakuza ha saputo realizzare un progetto altamente articolato e in tempi estremamente ridotti. La sinergia con il Circo di Bakuza ha portato ad un grande risultato, oggi Filmmaster Events, protagonista dei grandi eventi sportivi, si preparare a alle grandi Cerimonie Olimpiche e Paralimpiche di Rio 2016.