10 dicembre 2024
Aggiornato 12:00
Calcio - Serie A

Milan, ora c’è il dossier che dà il via alla cessione

Svelati i segreti del documento presentato dalla Fininvest e redatto dalla banca d’affari Lazard. Si tratta di 14 pagine inviate ad almeno una decina di potenziali investitori, tra cui Taechaubol, Wang Jianlin e perfino un gruppo americano. Il problema è la valutazione del Milan, 1 miliardo di euro per chi vende, la metà per il mercato.

MILANO - Da questo momento in poi non ci si potrà più nascondere. Dietro tutte le smentite di facciate regalate dalla Fininvest ogni qual volta si è parlato di una possibile cessione dell’Ac Milan, ora c’è il dossier che certifica la ferma decisione di Berlusconi di privarsi almeno di una quota della creatura di famiglia.
Secondo le indiscrezioni rivelate da Il Sole 24 Ore si tratterebbe di un documento, in gergo chiamato teaser, di 14 pagine, redatto dalla banca d’affari Lazard e inviato ad almeno una decina di investitori sparsi per il mondo ed interessati all’operazione. 

MR. BEE IN CIMA ALLA LISTA DEGLI ACQUIRENTI - Tra questi il gruppo thailandese che fa capo al broker Bee Taechaubol, pronto a rilevare il 30% della società ma solo a patto di ottenere un’opzione (call) per il controllo del Milan, quindi arrivare al 51% del pacchetto azionario.
In realtà le perplessità sulla perfetta riuscita di questa operazione sono dettate anche dal potere economico di Mr. Bee, il quale si è detto pronto ad un’operazione di fund raising tra tutti i potenziali investitori sul territorio asiatico.

WANDA GROUP INTERESSATO ALL’OPERAZIONE STADIO - Da valutare anche l’interesse del gruppo Dalian Wanda, già salito agli onori delle cronache per l’acquisizione di Infront per una cifra di oltre 1000 milioni di euro, oltre ad un 20% dell’Atletico Madrid. Secondo quanto si scrive, il presidente cinese Wang Jianlin avrebbe assicurato di avere ancora un miliardo da investire sul mercato europeo, solo un caso che si tratti esattamente della cifra richiesta da Berlusconi per il Milan. Dalian Wanda infatti sarebbe interessato - eventualmente - solo al progetto per la costruzione del nuovo stadio rossonero.

CINA, SCEICCHI, AMERICANI, TUTTI VOGLIONO IL MILAN - Non bisogna  dimenticare poi l’altro imprenditore cinese, Poe Qui Ying Wangsuo, in arte Mr. Pink, anche lui tirato in ballo nella trattativa per la cessione del Milan. E poi tutto un florilegio di voci, notizie, spifferi e sussurri su potenziali acquirenti della società, dal Fondo Doyen ad un uomo di famiglia dello sceicco Mansour, per finire ad un gruppo americano collegato alla società che gestisce il Madison Square Garden a New York.

LE CIFRE DEL DOSSIER - Indiscrezioni a parte, dal dossier presentato da Lazard vengono fuori numeri importanti riguardanti il Milan, considerato un brand dalle enormi prospettive di crescita: decimo in Europa per ricavi (263,5 milioni) e quinto per il seguito su internet e sui social network; 20 milioni a stagione dallo sponsor per la maglia; 21,59 milioni di risultato rettificato (ebitda adjusted) nel 2013. Numeri a cui bisogna aggiungere però quelli in negativo, cioè il bilancio in rosso di oltre 15 milioni per il 2013 e una perdita stimata superiore ai 50 milioni per il 2014. 

QUANTO VALE IL MILAN? - L’unico vero ostacolo alla trattativa oggi come oggi può essere rappresentato solo dalla valutazione della società che secondo la Fininvest è di circa un miliardo di euro, e che invece, proprio alla luce di questi numeri, non dovrebbe essere superiore ai 500 milioni.
Ormai comunque ci siamo, il Milan è in vendita. C’è solo da capire chi sarà il migliore offerente.