26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Calcio - Nazionali

Lotito-De Rossi, è già derby

Infuocato botta e risposta tra il centrocampista giallorosso e il presidente della Lazio, accusato di eccessivo presenzialismo al seguito della Nazionale. Lotito rispedisce al mittente le critiche e risponde per le rime: «Io non sono un semplice consigliere federale, sono molto di più».

ROMA – Tra poco, alla voce «delirio di onnipotenza», troveremo sul dizionario l’immagine di Claudio Lotito, tronfio e infagottato nel suo giubbotto della Nazionale (per fortuna lasciato a casa prima della trasferta ad Oslo con la nazionale azzurra). Ormai il numero uno della Lazio, raggiunto il suo obiettivo politico, issare l’amico e sodale Carlo Tavecchio sulla poltrona di presidente della Federcalcio ed essere nominato consigliere federale, sembra intenzionato a non mollare più nulla e a godersi dal di dentro ogni singolo momento della sua nuova vita in Figc.

DE ROSSI: «NEI CONFRONTI DI LOTITO FASTIDIO PERSONALE» - Inutile sottolineare quanto una tale invadenza non sia stata particolarmente apprezzata dal gruppo compatto della nuova nazionale di Antonio Conte. Spifferi, sussurri, indiscrezioni, un sibilo di insofferenza risuonava dagli spogliatoi azzurri, fin quando, al termine di Norvegia-Italia, match valido per la qualificazione ai prossimi Europei e vinto per 2-0, uno dei leader di questa squadra, Daniele De Rossi, non ha sputato fuori il rospo: «Lotito? Cerchiamo di parlare il meno possibile, se ho fastidi personali non vuol dire che siano del gruppo. Io preferisco avere meno gente possibile intorno, mi dicono che è giusto che alcuni consiglieri stiano lì, sono 21 e speriamo che non vengano tutti».

LOTITO - «PIÙ CHE UN CONSIGLIERE FEDERALE» - La risposta da parte del presidente della Lazio non si è fatta attendere e con il consueto garbo che contraddistingue ogni sua esternazione, Claudio Lotito ha chiuso la pratica: «Io posso stare lì. Non sono solo consigliere federale, ma molto di più».

Tralasciando l’autenticità di una simile dichiarazione, non resta che mettere agli atti l’ennesima polemica con Lotito protagonista. Certo, l’animosità «stracittadina» di De Rossi è un po’ sospetta, ma resta il fatto che ricordiamo poche persone capaci di risultare sgradite a quasi tutto il mondo. Il presidente della Lazio ce l’ha fatta, almeno uno scudetto personale, lui l’ha conquistato.