Messi, ancora guai con il fisco
Respinta la richiesta di archiviazione della Procura di Barcellona che sosteneva l’estraneità alla vicenda del campione argentino, ritenuto invece centrale nella vicenda di frode fiscale. Per Messi chiesto il rinvio a giudizio.
BARCELLONA - Con l’incubo mondiale ancora vivo nei sogni di Messi, da oggi potrebbe materializzarsene un altro, perché il fuoriclasse argentino rischia di essere chiamato a breve in un tribunale spagnolo per rispondere di evasione fiscale. Della vicenda si sta occupando un giudice di Gavà che ha chiuso la fase istruttoria chiedendo il rinvio a giudizio per il fantasista del Barcellona e per il padre Jorge.
RESPINTA RICHIESTA ARCHIVIAZIONE MESSI - Il giudice ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura di Barcellona che sosteneva l'estraneità alla vicenda del fuoriclasse, ribadendo invece la centralità nella vicenda, che risale al 2007-2009, del padre. Per il magistrato esistono «indizi sufficienti» che portano a credere che il calciatore «fosse a conoscenza e avesse avallato la creazione di una struttura finanziaria fittizia» col fine di evadere le tasse. Il giudice ha dato 10 giorni di tempo per decidere per il rinvio a giudizio o per l'archiviazione. In passato l'argentino ha pagato 5 milioni di euro per saldare il suo debito con il fisco iberico.