Deschamps ora ci crede: «Battiamo la Svizzera»
Il ct dei transalpini, alla vigilia della partita contro gli elvetici, non ha voluto svelare le ultime sulla formazione. Cabaye però è recuperato e sarà lui a guidare il centrocampo dei galletti.
RIO DE JANEIRO - A poche ore dal match decisivo contro la Svizzera che potrebbe decidere il gruppo E, da tutto l’entourage della Francia emerge il massimo rispetto per gli elvetici, ma anche tanta voglia di confermarsi. Dopo l'ottimo esordio con l'Honduras, la Francia è attesa da un test di difficoltà superiore: oggi, a Salvador, c'è da affrontare la squadra di Hitzfeld, reduce dal 2-1 in extremis sull'Ecuador. «La Svizzera ha molte qualità - sottolinea alla vigilia Didier Deschamps - si è qualificata facilmente, nelle ultime dieci partite, amichevoli comprese, hanno fatto 7 vittorie, due pareggi e una sconfitta, battendo anche il Brasile. E poi c'è Hitzfeld. Sono la testa di serie di questo girone, una squadra di grande talento, brava a concedere pochi spazi e a ripartire».
DESCHAMPS: TUTTI DEVONO SENTIRSI COINVOLTI - Il ct della Francia, insomma, si aspetta una partita ben diversa da quella di qualche giorno fa anche perchè, «con tutto il rispetto per i giocatori honduregni, pochi di loro giocano in Europa mentre gli svizzeri hanno piu' esperienza». Deschamps si coccola Valbuena («non sono sorpreso, so cosa è capace di fare, ha fiducia nei suoi mezzi e un buon impatto sul nostro gioco») ma tiene la bocca cucita sull'undici che andrà oggi in campo, anche se l'impressione è che confermi la squadra dell'esordio. «Tutti sono a disposizione, Cabaye è pienamente recuperato ma non dirò nulla sulla formazione - spiega -. Voglio che tutti i 23 si sentano coinvolti. Solo undici vanno in campo ma voglio che tutti si facciano trovare pronti per ogni evenienza».
OTTIMO MOMENTO PER LA FRANCIA - La Francia è in un buon momento e lo dimostra anche un dato: 21 gol nelle ultime 6 gare. «C'é sempre la stessa domanda dopo ogni partita: siamo stati forti noi o erano i nostri avversari deboli? Io preferisco sottolineare i nostri meriti, non dimenticando che c'è stato un periodo in cui mancavamo di efficacia». Quello di oggi potrebbe essere uno spareggio per il primato nel girone ma a detta di Deschamps «oggi il primo posto non può essere un obiettivo perchè sarebbe una mancanza di rispetto verso la Svizzera. Giochiamo questa seconda partita e poi ne riparliamo. Un pari andrebbe bene? Noi andiamo in campo per vincere, poi, se non si riesce a vincere, meglio un pari che una sconfitta ma nessuno può sapere come andrà».