20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Invasione di campo

Balotelli sempre più uomo-copertina, ma il Milan pensa alla cessione

Di lui si parla sempre, nel bene o nel male, per tutto quello che fa in campo e fuori. Ma il suo rendimento non è all’altezza del talento smisurato. Arsenal e Borussia Dortmund sembrano interessate al suo acquisto e Galliani ci riflette

Ogni giorno la curiosità maggiore è scoprire in quanti hanno parlato di Mario Balotelli. Opinionisti, addetti ai lavori, colleghi, compagni di squadra ed ex-compagni, allenatori, procuratori, tutti - e sottolineo tutti – hanno qualcosa da dire sul personaggio più «cool» del momento, non per nulla la rivista autorevole «Time» lo ha inserito nelle 100 persone più influenti del pianeta.

Solo nelle ultime ore citerei in ordine sparso (e ne dimenticherò sicuramente qualcuno) Carlo Verdone (attore e regista), Canovi (procuratore), Fognini (tennista), Pezzuto (ag. Fifa), Violani (calciatore dilettante, campione mondiale di testate alle panchine), Bagnoli (ex allenatore), Higuain (calciatore), Arnuzzo (ag. Fifa) e dulcis in fundo, l’amico e compagno di reparto El Shaarawy. Tutti hanno avuto qualcosa da dire, o da ridire, sul n. 45 rossonero, come se nel mondo non ci fosse altro di cui parlare.

In questi giorni la caccia alla notizia è facilitata prima di tutto perché è fresca fresca l’acclarata paternità di Balotelli e secondo – non discutibile aspetto – il momento di forma del talentuoso attaccante milanista appare a dir poco sconcertante.

Rispetto alla scorsa stagione, quando Super Mario arrivò al Milan a gennaio e rivoltò come un guanto la squadra di Massimiliano Allegri, guidandola alla Champions League a suon di gol, è un altro Balotelli. Non tanto per numero di reti segnate, visto che quest’anno comunque super Mario ha timbrato il cartellino 13 volte in 26 partite, ma è la qualità delle sue prestazioni che è deficitaria.

La media voto conseguita fin qui (uno scadente 5,68) dà appena l’idea di quanto l’attaccante rossonero sia stato poco redditizio quest’anno. Tante, troppe partite, passate a ciondolare per il campo, senza fare la differenza, senza essere quel valore aggiunto di cui il Milan avrebbe bisogno, senza riuscire ad essere il trascinatore che tutti vorrebbero vedere. Per dirla con parole povere, uno spreco di talento inaccettabile.

Se poi ci aggiungiamo anche le lacrime a fin gara contro il Napoli, il quadro di un ragazzo in grosse difficoltà appare completo.

E, come puntualmente accade in frangenti del genere, ecco che si ricomincia a parlare di mercato. Se è vero che almeno un paio di big europee, Borussia Dortmund ed Arsenal, hanno già messo gli occhi addosso al bomber azzurro, è altrettanto vero che Galliani ha più volte rassicurato tutti sul solido rapporto che lega Milan e Balotelli.

Ci sono però almeno un paio di elementi che lasciano aperte le porte ad un’eventuale cessione: innanzitutto l’anno prossimo i rossoneri saranno molto probabilmente fuori dalle coppe (un inserimento in Europa League al momento avrebbe del miracoloso e comunque non farebbe fare salti di gioia né i tifosi né la dirigenza) e quindi la vetrina per Super Mario sarebbe limitata al campionato; e secondo non trascurabile particolare, a gestire la procura dell’attaccante milanista c’è sempre quel Raiola, professionista assoluto dei trasferimenti a sensazione. Ed è ormai assodato che Super Mino vedrebbe molto bene un ritorno del suo assistito nella perfida terra d’Albione.

Difficile prevedere come andrà a finire, anche perché da qui all’inizio della prossima stagione c’è di mezzo un Mondiale e se Balotelli dovesse giocarlo come lui sa fare, le quotazione del suo cartellino potrebbero schizzare alle stelle, stuzzicando l’avidità della dirigenza milanista.

Una cosa è certa, che in campo segni o giochi male, le copertine dei giornali sportivi saranno sempre tutte per lui, Mario Balotelli.