20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Lettera del Premier sul Corriere della Sera

Letta: «Lo sport non è politica»

Il presidente del Consiglio Enrico Letta spiega e rivendica la sua decisione di partecipare oggi alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Sochi in Russia, dove invece non saranno presenti diversi capi di stato e di governo occidentali, in segno di dissenso con la politica definita «liberticida» del Governo Russo

ROMA - Essere a Sochi 2014 «vuol dire porsi in continuità con la nostra tradizione olimpica. Una tradizione fatta di presenze. Mai di diserzione». Così il presidente del Consiglio Enrico Letta, atteso oggi ai Giochi invernali ospitati in Russia, ha spiegato il motivo della sua scelta in una lettera aperta Al Corriere della Sera. «Anche di questo parlerò oggi e domani a Sochi con i capi di Stato e di governo. Con loro e con quanti avranno la responsabilità di valutare la possibile candidatura olimpica di Roma 2024. Come è stato per Roma 1960 e Torino 2006, e come deve essere oggi per Expo 2015, è indispensabile guadagnare credibilità, mobilitando intorno a questo progetto le risorse e la passione di tutto il Paese, a partire dalle sue istituzioni».

I NO A PUTIN - La presenza di Letta a Sochi - da questo pomeriggio - ha suscitato polemiche, poiché il presidente statunitense Barack Obama ha dato forfait per contestare la legge. Ma non solo lui.
Anche il francese François Hollande non andrà a Sochi (ma dopo tutti i grattacapi e gli scandali, forse la questione russa è meno centrale per lui al momento). Di no a Putin hanno detto inoltre Angela Merkel e David Cameron.

MALAGÒ: SCELTA NATURALE - Ma come ha fatto notare il presidente del Coni Giovanni Malagò quella di Letta rappresenta una scelta naturale per «un premier che, per la prima volta, ha parlato di sport al momento dell'insediamento». Tanto più che lo sport rappresenta anche un elemento essenziale della qualità della vita e «il nostro un paese di 60 milioni di allenatori di calcio». E l'impegno di Letta viene rivolto soprattutto alla speranza di Roma 2024.
«L'Italia è così determinata a investire su se stessa che è pronta, attraverso questo nuovo sogno olimpico, a restituire al mondo, dopo tanta fatica, l'immagine di un Paese più europeo, più moderno, più giusto».

SALVINI: LETTA RESTI IN RUSSIA - «Mentre Letta si prepara a una bella spaghettata in Russia, il suo grande piano 'destinazione Italia' naufraga in Parlamento... Enrico, rimani a Sochi». Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.