6 maggio 2024
Aggiornato 03:31
Calcio | Brasile 2014

Prandelli: «Pensiamo solo alla qualificazione»

Il ct degli azzurri presenta poi la sfida con la Repubblica Ceca: «Sarà una partita importantissima dal punto di vista nervoso. Non pensiamo certamente di aver già vinto la partita. Nel calcio può succedere di tutto»

MILANO - La sfida allo Juventus Stadium tra l'Italia e la Repubblica Ceca può dare alla Nazionale azzurra la matematica certezza del passaggio del turno. Il ct Cesare Prandelli, però, non vuole cali di concentrazione: «Domani sarà una gara importante perché abbiamo l'obiettivo della qualificazione ai Mondiali di Rio 2016: un grandissimo risultato - spiega in conferenza stampa -. Abbiamo grande rispetto per gli avversari perché sanno attaccare bene gli spazi e hanno un centrocampo di ottima qualità. Dovremo restare concentrati al 110%, ma già contro la Bulgaria abbiamo dimostrato di saper soffrire con ordine e senza scomporci. Questa squadra ha dimostrato di saper soffrire e di saper gestire i momenti difficili di una gara».

Prandelli presenta poi la sfida con la Repubblica Ceca: «Sarà una partita importantissima dal punto di vista nervoso. Non pensiamo certamente di aver già vinto la partita. Nel calcio può succedere di tutto - prosegue -. Difesa a tre? E' strano che abbiate visto perché l'allenamento era a porte chiuse e non c'era nessuna giornalista. De Rossi? Avete visto voi ieri: può giocare dietro al centro in difesa».

La gara d'andata in Repubblica Ceca ha rappresentato un piccolo allarme per l'Italia. Gli azzurri, infatti, hanno strappato uno 0-0 rischiando però molto: «A livello nervoso dobbiamo mantenere la pressione e capacità di rendere difficile la vita agli avversari - prosegue Prandelli -. Loro giocheranno alla morte perché facendo risultato recupererebbero posizioni importanti. E poi domani sera ci saranno 40 mila persone per noi. Sarà uno spettacolo».

Non poteva ovviamente mancare una domanda sul suo futuro. Prandelli, però, rimanda l'argomento: «La concentrazione deve essere massima per la qualificazione - prosegue l'allenatore azzurro -. Quando avremo raggiunto matematicamente la qualificazione allora parleremo. Ci siederemo attorno ad un tavolo per parlare di programmi e progetti. Solo allora faremo chiarezza sul mio futuro e quello dell'Italia».

Se l'Italia dovesse qualificarsi con due turni d'anticipo sarebbe un risultato storico per la Nazionale: «I record non mi sono mai interessati e non ho mai pensato a questo aspetto - taglia corto Prandelli -. Mi interessa la qualificazione ai Mondiali e basta. Il girone? E' la conferma che le squadre dell'Est sono in netta crescita rispetto a qualche anno fa. Nel girone ci sono tre squadre che hanno fatto le finali europee ed è un dato di fatto. Abbiamo costruito questa qualificazione nel tempo con prestazioni di livello».