Luis Enrique: Giù le mani da Totti

ROMA - Luis Enrique difende Francesco Totti. Alla vigilia della sfida di campionato contro il Novara, il tecnico giallorosso respinge le critiche che si sono levate nei confronti del capitano giallorosso dopo la prestazione di sabato scorso a San Siro contro la Roma: «La cosa che secondo me è ingiusta è additare un giocatore per una sola partita - dice l'allenatore spagnolo -. I giocatori devono essere giudicati per una stagione e non per una partita. È chiaro che serve alla Roma, lui è un riferimento. Capisco che era un buona occasione per noi contro il Milan, ma la squadra ha fatto il massimo contro una grande squadra. Noi stiamo facendo il nostro lavoro e alla fine della stagione si vedrà cosa avremo fatto tutti, io per primo».

Luis Enrique chiede ai suoi di non sottovalutare il Novara: «I giocatori non si devono rilassare pensando che sia una partita facile. Dobbiamo essere pronti sul piano mentale. De Rossi? Giocherà difensore centrale, è una garanzia e lo può fare». E all'ennesima domanda sul suo futuro, risponde così: «Non mi sento l'unico allenatore straniero in Italia. Non lo so, forse rimango qui dieci anni. Sono contentissimo qua».

Qualcuno vede nella Roma il Barcellona del futuro, per il modo di giocare e per la voglia di puntare sui giovani. Ma Luis Enrique precisa: «Non cerchiamo di giocare come il Barcellona, è impossibile. Il modello di gioco che più ti avvicina alla vittoria è quello che più si avvicina ai tifosi facendo un gioco che ti porta vicino alla porta. Così ho fatto alle squadre dove sono stato e quello che sto facendo qui. Fare quello che fa il Barcellona è impossibile, ha delle caratteristiche chi si adatta ai giocatori e noi un modello che si adatta ai nostri».