28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Calcio | Il derby della Capitale

La Lazio vince il derby, Roma è biancoceleste

La Roma gioca tutto la partita in 10. Espulso Stekelemburg. Mauri: Derby dedicato ai nostri tifosi. Luis Enrique: Mi piacerebbe giocare in 11. La regola del rigore più l'espulsione è un castigo eccessivo. Juan: Buu razzisti? Spiace tantissimo

ROMA - La Lazio batte 2-1 la Roma nel derby e conquista il terzo posto solitario in classifica. La squadra di Reja è a -3 dalla Juventus (che ha comunque una partita da recuperare) e a -6 dal Milan capolista. Frena l'Udinese (0-0 con l'Atalanta), torna a vincere la Fiorentina.

Derby emozionante all'Olimpico, con un avvio scoppiettante. Klose entra a contatto con Stekelenburg, l'arbitro Bergonzi concede il rigore alla Lazio ed espelle il portiere giallorosso tra le proteste dei giocatori della Roma. Dal dischetto Hernanes spiazza Lobont (entrato in campo al posto di Lamela) e porta in vantaggio i biancocelesti al 10'. La reazione della squadra di Luis Enrique è rabbiosa e al 16' arriva il pareggio: Juan colpisce la traversa da posizione decentrata, sulla ribattuta si avventa Borini che gira a rete di testa. Biava tenta il salvataggio disperato, ma interviene quando il pallone ha già varcato la linea bianca. E' la rete dell'1-1, il punteggio con cui si chiude la prima frazione.

Il match resta equilibrato nonostante la Roma giochi con l'uomo in meno, ma al 61' la Lazio torna in vantaggio. Ledesma crossa una punizione a centro area e Mauri, in scivolata, batte Lobont con un diagonale al volo di sinistro. Si fa durissima ora per i giallorossi, che pochi minuti dopo potrebbero capitolare ancora, ma Hernanes (a tu per tu con Lobont) perde l'attimo e si fa anticipare da Juan. Col passare dei minuti la Roma inizia ad accusare la stanchezza e in contropiede la Lazio ha più volte l'occasione di chiudere l'incontro con Klose e Mauri. E all'84' la squadra di Reja rischia grosso su un colpo di testa di Totti che finisce a lato di pochissimo. All'86' si ristabilisce la parità numerica: espulso anche Scaloni per fallo su Bojan.
Finisce 2-1 per la Lazio, che con lo stesso punteggio si era aggiudicata anche il match d'andata. I biancocelesti non vincevano entrambi i derby di campionato dalla stagione 1997-98: in quell'occasione fecero loro anche le due stracittadine di Tim Cup.

Mauri: Derby dedicato ai nostri tifosi - E' Stefano Mauri l'eroe del giorno in casa Lazio. Il centrocampista, autore del gol decisivo nel derby contro la Roma, non nasconde la soddisfazione al termine della partita: «Sono contentissimo per il mio primo gol nel derby, ma soprattutto per la squadra e per questi tifosi, perché se lo meritavano - dice il capitano biancoceleste ai microfoni di Sky -. Ne avevamo persi troppi e ne abbiamo vinti due nello stesso anno. Siamo contenti e lo dedichiamo ai nostri tifosi».
La Lazio ha battuto 2-1 la Roma nel derby e conquista il terzo posto solitario in classifica: «Questa forse è la vittoria della consacrazione - prosegue Mauri, che non segnava in campionato da undici mesi -. Abbiamo dimostrato anche oggi di essere una grandissima squadra, ovviamente l'uomo in più ci ha avvantaggiati, però abbiamo anche sofferto tanto e bisogna essere più bravi a chiudere prima queste partite. Abbiamo avuto tantissime occasioni in contropiede. Dovevamo chiuderla prima, ma siamo contenti così».

Luis Enrique: Mi piacerebbe giocare in 11 - E' furibondo Luis Enrique dopo la sconfitta contro la Lazio. Il tecnico spagnolo della Roma si lamenta per l'espulsione nei primi minuti di gioco di Stekelenburg per il fallo da rigore su Klose: «Mi piacerebbe giocare un derby una volta in undici - dice lo spagnolo ai microfoni di Sky, riferendosi al cartellino rosso di Kjaer nel derby d'andata -. Non commento mai l'arbitro, non so cosa ho fatto per meritare questo, dico che mi piacerebbe giocare un derby in undici. Se perdo in undici ok, faccio i complimenti alla squadra avversaria. La regola del rigore più l'espulsione è un castigo eccessivo, ma non è per me il momento di parlare di questo».
«Di questa partita è difficile parlare perché dopo cinque minuti eravamo in svantaggio, eravamo con un uomo in meno - prosegue Luis Enrique -. Non ho nessuna parola brutta per i calciatori perché hanno fatto di tutto, hanno pareggiato la partita e hanno cercato di andare a trovare anche il gol del 2-2. Non è arrivato, è un peccato grandissimo. Ho visto tantissima gente con una voglia incredibile di aiutare la squadra. Ma sono deluso, avevo preparato la partita tutta la settimana convinto di poterla vincere, poi giocare 80 minuti in 10 condiziona la partita».

Juan: Buu razzisti? Spiace tantissimo - «Voglio sottolineare che ho rispetto per i tifosi della Lazio e per i giocatori, ho fatto un gesto solo perché ho sentito quei buu, non mi è piaciuto. Mi dispiace più per loro che per me, perché io ho la personalità per stare tranquillo e sereno». Con queste parole il difensore brasiliano della Roma, Juan, commenta gli ululati razzisti nei suoi confronti durante il derby, provenienti dal settore occupato dai sostenitori laziali. Il giocatore spiega di non essere mai stato preso di mira in questo modo in carriera: «No, qui a Roma no, neanche in Germania e neanche in Brasile. Mi dispiace tantissimo anche perché prima della partita siamo entrati tutti con la maglia contro il razzismo».
Juan sottolinea il comportamento dei compagni di squadra che lo hanno subito abbracciato e rincuorato: «Non solo della mia squadra, anche quelli della Lazio che conosco come Klose, Dias, Matuzalem. Mi hanno detto di stare tranquillo, ma io lo ero. Come ho detto, mi dispiace perché prima della partita abbiamo cercato di trasmettere qualcosa di buono ai tifosi, perché questo è un derby che tutti sentono tanto, ma è bellissimo da giocare e vedere».