Luis Enrique: Il futuro nel calcio è un'utopia
Il tecnico ha in testa solo la Roma e il campionato. Le voci di un suo possibile passaggio al Barcellona in caso di non rinnovo di Pep Guardiola non lo distraggono. Quella contro l'Atalanta è la partita più importante
ROMA - «Il futuro non esiste. Quella contro l'Atalanta è la partita più importante». Luis Enrique ha in testa solo la Roma e il campionato. Le voci di un suo possibile passaggio al Barcellona in caso di non rinnovo di Pep Guardiola non lo distraggono, la pressione per il derby con la Lazio di settimana prossima nemmeno. Il tecnico spagnolo assicura di essere concentrato solo sulla gara di domani contro l'Atalanta.
Lavoro ogni giorno per far crescere la mia squadra - «Parlare di futuro nel calcio è un'utopia - spiega il tecnico -. Vivo il presente, lavoro ogni giorno per far crescere la mia squadra. Non so cosa succederà: non so se lascerò il calcio dopo aver allenato la Roma, non so se guiderò la squadra. L'unica cosa sicura è che questa società ha dimostrato di avere grande fiducia in me quando le cose all'inizio non andavano come si pensava. Se la società vuole, io resterò qui fino alla fine del contratto e sarò contentissimo di farlo».
«L'Atalanta ha fatto benissimo finora - commenta poi a proposito della trasferta di Bergamo -, senza la penalizzazione potrebbe lottare per obiettivi più importanti e avrebbe solo 4 punti meno di noi. Affronteremo una squadra pericolosa - conclude Luis Enrique - che in campo sa cosa fare. Credo che noi avremo il possesso del pallone e loro proveranno a ripartire».
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