24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Lo scandalo del calcio scommesse

Calcioscommesse: Zeman: Non credo che sia finita qui

Il tecnico boemo del Pescara: «Il calcio era malato e oggi ci sono ancora problemi». Intanto oggi il Gip di Cremona interrogherà Nicola Santoni. Eco Bergamo: Nelle carte telefonata tra Doni e dirigente Atalanta

PESCARA - «Tutti si augurano che quello di questi ultimi giorni sia l'ultima coda del calcioscommesse. Speriamo sia così, ma io ci credo poco». Parole di Zdenek Zeman, nella sua ultima conferenza stampa prima della pausa per le festività natalizie. Il tecnico boemo, che guida il Pescara in Serie B, non sembra stupito più di tanto dagli ultimi, clamorosi sviluppi delle indagini: «Il calcio era malato e oggi ci sono ancora problemi - afferma Zeman -. Le scommesse hanno influito su molti risultati di alcuni campionati. Uno si augura che si scopra tutto e si riesca a fare pulizia, ma mi rendo anche conto che oggi tutto questo è difficile».

Zeman: Conte? E' un grande motivatore - C'è tempo per parlare anche di calcio giocato e Zeman individua in Antonio Conte il segreto della Juventus che sta facendo benissimo in campionato: «Lui è quello che era in campo, un grande motivatore, un grande trascinatore - dice il boemo a proposito dell'allenatore dei bianconeri -. E' un allenatore di carisma, non si arrende mai. Vedere la Juve in alto in classifica sicuramente non mi meraviglia, non è sicuramente una sorpresa. Era una sorpresa non vederla in alto prima, considerando la storia e le tradizioni dei bianconeri».

Il Gip di Cremona interrogherà Nicola Santoni - Continuano anche oggi davanti al Gip di Cremona Guido Salvini gli interrogatori di garanzia alle persone arrestate lunedì scorso nell'ambito della seconda tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Procura di Cremona. Oggi dovrebbe toccare al solo Nicola Santoni, il 31enne ex preparatore atletico del Ravenna Calcio, già sospeso dalla Giustizia Sportiva dall'attività agonistica. L'interrogatorio dovrebbe iniziare intorno alle 15.
Ieri sia l'ex giocatore Alessandro Zamperini che il centrocampista dello Spezia, tra ammissioni e tesi a discolpa, avrebbero di fatto confermato la validità dell'impianto accusatorio. Intanto dalle carte giudiziarie emergono ombre su una ventina di partite «sospette» di Serie A, quattro in particolare: Napoli-Sampdoria, Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Lecce-Lazio. Gli accertamenti degli investigatori proseguono e come aveva spiegato il Procuratore Roberto Di Martino affermando «questa indagine non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza», non è escluso che possano esserci ulteriori sviluppi non per forza in chiave internazionale.

Eco Bergamo: Nelle carte telefonata tra Doni e dirigente Atalanta - Oggi intanto, l'Eco di Bergamo, citando le carte dell'inchiesta di Cremona, spiega che due giorni prima di Padova-Atalanta del 24 marzo scorso, partita nel mirino degli investigatori che indagano sul calcioscommesse, l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni aveva contattato un numero di cellulare intestato alla Mdf Italia, società con sede a Milano. Prima si erano scambiati tre sms e poi i due celluari erano rimasti in contatto per quattro minuti. Il quotidiano spiega che a presidiere la Mdf Italia è il consigliere d'amministrazione atalantino Isidoro Fratus che, contattato dalla redazione del quotidiano, non ha voluto rilasciare commenti.
Su quell'incontro terminato 1 a 1, in un pareggio «utile» sia per il Padova che per l'Atalanta, il Giudice per le indagini preliminari scrive nell'Ordinanza che «l'esistenza di un accordo tra le due società è sostanzialmente confermato dalle dichiarazioni rese in occasione degli interrogatori», citando, tra l'altro un'intercettazione in cui emerge che in Asia sull' 1 a 1 erano stati giocati 23 milioni di euro. E, tra le puntate, ci sarebbe stata anche quella da 10mila euro di Cristiano Doni.