28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Un fedele servitore della causa rossonera

Inzaghi: Resto al Milan se c'è bisogno di me

L'operazione al ginocchio sembra definitivamente superata: «Voglio tornare a sentirmi protagonista». Sabatini: «Un mese per capire chi siamo. Rinnovo De Rossi? Una priorità assoluta per la Roma e per il ragazzo»

MILANO - «Il bene del Milan prima di tutto». Con queste parole Filippo Inzaghi si conferma fedele servitore della causa rossonera, anche in un momento come questo per lui particolarmente delicato. L'esclusione dalla lista Champions, le tante panchine in campionato, i problemi fisici: un inizio di stagione difficile per l'attaccante di Piacenza. «Il mio sogno è finire qui la mia carriera e i presupposti ci sono tutti, ma bisogna vedere se c'è ancora bisogno di me».

«Voglio tornare a sentirmi protagonista» - All'alba dei 38 anni, dunque, Superpippo non ha assolutamente intenzione di recitare un ruolo da comprimario. «Se continuerò a sentirmi importante con questa maglia, non ci saranno problemi - ha spiegato Inzaghi -, altrimenti vedremo». Nel frattempo il numero 9 rossonero ha disputato oggi un'intera partita con la Primavera di Dolcetti, uscita vincitrice per 2-0 dal match con l'Hellas Verona. L'operazione al ginocchio della scorsa stagione sembra definitivamente alle spalle.
«Per me la cosa più importante è essere tornato un calciatore dopo un grave infortunio - ha sottolineato Pippo nel dopo gara -, sono tranquillo e lavoro per farmi trovare sempre pronto». Domenica scorsa San Siro ha accolto con un boato il suo ingresso in campo nella partita con il Catania: il popolo rossonero non lo ha dimenticato e lui, anche per questo, è intenzionato a far di tutto pur di non abbandonare questi colori.
In definitiva, la palla adesso è in mano alla società e, soprattutto, al tecnico Massimiliano Allegri. Sarà lui, con le sue scelte, a decretare se Inzaghi terminerà o meno la sua carriera al Milan. «Vedremo cosa succede nei prossimi due mesi - ha concluso il bomber - perchè voglio tornare a sentirmi protagonista». Con 287 gol in carriera, come biasimarlo.

Sabatini: Un mese per capire chi siamo - Il progetto di Luis Enrique è in evoluzione. Le perplessità di inizio stagione stanno lasciando il passo all'ottimismo e alla fiducia. Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, chiarisce il pensiero della società sui primi mesi del nuovo corso tecnico: «Aspettiamo i prossimi impegni con trepidazione - afferma a margine dell'assemblea della Fissc (Federazione italiana sostenitori squadre calcio) -. Sarà un mese importante, nel quale capiremo tutti meglio la caratura reale di questa squadra, che finora ha avuto un andamento oscillatorio. Io sono molto fiducioso, aspettiamo con ansia queste partite».
I giallorossi in serie A galleggiano a metà classifica, a 7 punti dalla vetta. Un percorso di alti e bassi, in attesa del mercato di riparazione: «Dovremo confrontarci con l'allenatore e capire quali sono le eventuali esigenze - prosegue Sabatini -, ma sul mercato si torna per integrazione, per qualche correzione d'organico, visto che non abbiamo rilevato carenze importantissime». Più che nuovi acquisti, il tecnico vuole sfoltire la rosa: «È una richiesta legittima - ammette il ds -. Sentiamo l'esigenza di rendere più armonico l'organico, ci sono giocatori che a questo punto potrebbero essere in esubero. Troveremo il modo di sistemarli altrove in accordo con loro».
Tra i prossimi appuntamenti nell'agenda della società, il rinnovo di Daniele De Rossi: «È una priorità assoluta per la Roma e per il ragazzo», assicura Sabatini.