19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Calcio | Barcellona

Messi: «Non diamo spago a Mourinho»

Il pallone d'oro: «Adoro stare qui». Guardiola: «In Champions importante partire vincendo». Iniesta: «Mi dispiace che manchi Ibrahimovic»

BARCELLONA - «Cerchiamo di non dare spago a Mourinho. Anche se non è sempre facile: a volte dice cose che irritano». Così Lionel Messi cerca di allontanare dalla Catalogna, l'ingombrante figura del tecnico di Setubal. Con questa dichiarazione la Pulce, è costretto ad ammettere che l'argomento Mou è costantemente all'ordine del giorno nello spogliatoio dei blaugrana.
Per farsi tornare il buon umore, al pallone d'oro basta pensare ai suoi compagni di squadra, e a quanto di buon fatto vedere negli ultimi anni dalle parti del Camp Nou: «Adoro stare qui e giocare con Xavi e Iniesta. Sono felice per come stanno andando le cose a Barcellona. Cominciare dalle categorie inferiori è stato molto importante per la mia carriera: qui ti formano come calciatore, in Argentina è qualcosa che si sta perdendo un po«'.

Guardiola: «In Champions importante partire vincendo» - «In Champions è fondamentale non farsi sfuggire punti in casa ed iniziare vincendo»: parola di Pep Guardiola. Il Milan di Allegri è avvertito. Il Barca campione d'Europa domani scenderà in campo per vincere. Come sempre. Ma con una motivazione in più: partire forte, verso l'obiettivo della terza Champions in 4 anni di era Guardiola, un nuovo record in una striscia che per il giovane allenatore blaugrana ne è già piena.
La Champions, ha detto Pep questa sera, è «la competizione più bella», e quella di domani, ha pronosticato, sarà «una partita molto bella». «Il Milan è sempre una squadra con tanta voglia di giocare e con grandi calciatori». Ibra non ci sarà, vittima di problemi muscolari. La stampa catalana, che si preparava al 'morbo' (all'eccitazione) del ritorno del «cattivo», l'ex che avere lasciato il club blaugrana dopo una stagione deludente se l'era presa con Guardiola, deve cambiare i titoli. Pep, sempre gentleman, si è detto dispiaciuto per la sua assenza. «Il calcio appartiene ai giocatori, e lui è quello più importante del Milan. Mi è sempre sembrato un calciatore fantastico e dopo averlo conosciuto ancora di più. Mi spiace che non ci sia, spero di incontrarlo al ritorno» ha detto dell'ex che dopo avere lasciato Barcellona lo ha attaccato più volte dandogli del «filosofo».

Iniesta: «Mi dispiace che manchi Ibrahimovic» - «La squadra sta bene e cercheremo di cominciare la Champions col piede giusto. Affrontiamo il Milan con entusiasmo e motivazioni, sperando che vada tutto per il meglio». Andres Iniesta presenta così, in conferenza stampa, la supersfida di domani al Camp Nou tra Barca e rossoneri, primo appuntamento della fase a gironi della Champions League. I blaugrana sono reduci dal pari con la Real Sociedad, dove si sono fatti rimontare da 2-0 a 2-2 «e quando pareggi o perdi una partita la prima cosa a cui pensi è tornare a giocare per avere di nuovo l'opportunità di ritrovare la vittoria. Comincia la Champions, una competizione molto bella e 'capricciosa' e non possiamo sbagliare - avverte Iniesta - Il pari di sabato? Quando pareggi una partita che stai vincendo significa che qualcosa non ha funzionato ma fa parte del gioco e non possiamo diventare matti per un 2-2». Meglio insomma pensare alla partita di domani. «Per il Milan ho grande rispetto, come squadra e come club, ha vinto sette Champions e tanti campionati - ricorda - A prescindere dai suoi giocatori e dal suo stile di gioco, è una grande d'Europa ed è un privilegio affrontare una squadra come il Milan». Nelle fila rossonere mancherà il grande ex di turno, Zlatan Ibrahimovic. «E' un peccato che non ci sia, è sempre bello affrontare i grandi giocatori e non credo che la sua assenza sia di poco conto - il pensiero di Iniesta - Sono sicuro che aveva una gran voglia di giocare una partita come questa, è un attaccante importante e il fatto che il Milan non possa contare su di lui è un handicap ma resta una squadra forte anche senza Ibra. Il Barcellona deve giocare come sa per poter battere il Milan e siamo preparati a qualsiasi tipo di schieramento. Ripeto, al di là di come giocheranno loro, quello che conta è che noi stiamo bene e che facciamo la nostra partita».