Flop della Roma. L'Inter perde a Palermo. Vincono Fiorentina e Udinese
Il Cagliari non vinceva all'Olimpico dal 1968. Luis Enrique: «Ottimista al 100%». Gasperini: «Sconfitti nel momento migliore». Guidolin: «E' la partenza che volevo». Mihajlovic: «Bella prova della Fiorentina»
ROMA - Esordio flop della Roma di Luis Enrique. Dopo l'eliminazione in Europa League per mano dello Slovan Bratislava, i giallorossi partono male anche in campionato: all'Olimpico il Cagliari vince 2-1 con le reti di Conti, autentica bestia nera della formazione capitolina, ed El Kabir. De Rossi accorcia inutilmente al 97'. Vincono Udinese e Fiorentina. All'ora di pranzo pirotecnico 4-1 della Juventus nel suo nuovo stadio contro il Parma. In testa alla classifica, dopo i primi 90 minuti e in attesa del posticipo Palermo-Inter, ci sono Napoli, Juventus, Fiorentina, Udinese e Cagliari.
PALERMO-INTER 4-3Il Palermo ha sconfitto l'Inter per 4-3, nel posticipo del turno inaugurale di campionato (2^ giornata, secondo il calendario): nerazzurri due volte in vantaggio con Milito (33' e 51' rig.), raggiunti una prima volta da Miccoli (48') e poi da Hernandez al 54'. Nel finale i rosanero allungano nuovamente con Miccoli all'86' e con Pinilla all'88', inutile la prima rete italiana di Forlan al 91'.
Gasperini: «Sconfitti nel momento migliore» - Giampiero Gasperini è deluso dopo la sconfitta nel posticipo di Palermo, che apre nel peggiore dei modi il campionato dell'Inter: «Siamo stati in vantaggio quando non lo meritavamo, e non siamo riusciti a tenerlo due volte - riconosce il tecnico nerazzurro - nel finale avevamo la partita in mano, potevamo vincere noi e invece nel momento più favorevole abbiamo perso la partita. Paghiamo delle distrazioni che sono troppo pesanti per le nostre ambizioni, sono tutte situazioni non accettabili, non è questione di una difesa o l'altra».
Mangia: «Non abbiamo mai molato» - Devis Mangia, tecnico del Palermo, esordisce in Serie A con un successo sull'Inter ed è soddisfatto per la prova dei suoi: «La cosa che mi è piaciuta di più è che non abbiamo mai mollato - dice il tecnico, proveniente dalla Primavera - alla fine c'è stata un pò di stanchezza, ma è normale andare un pò in sofferenza. La telefonata di Zamparini? Non è ancora arrivata, ho ancora il cellulare spento, ma almeno un'altra partita la faccio...».
ROMA-CAGLIARI 1-2 - Sorpresa all'Olimpico dove il Cagliari batte 2-1 la nuova Roma di Luis Enrique. I rossoblù di Ficcadenti trovano il vantaggio al 68' con Daniele Conti, che raccoglie una corta respinta di testa di José Angel e batte Stekelenburg con un destro angolato: per il centrocampista è quinto gol in carriera contro i giallorossi. Un minuto dopo la Roma rimane in dieci: l'arbitro Gava estrae il rosso diretto a José Angel per un brutto fallo ai danni di Biondini. Per il difensore spagnolo, all'esordio nel campionato italiano, due minuti da incubo: errore sul gol ed espulsione. Nei minuti finali la squadra di Luis Enrique attacca a testa bassa nonostante l'inferiorità numerica: Totti impegna severamente Agazzi con un destro su punizione, Borini entra e segna subito ma Gava aveva fermato il gioco per un fuorigioco di Heinze. Al 94' contropiede del Cagliari che chiude i conti con un diagonale di El Kabir che non dà scampo a Stekelenburg. Inutile al 97' la rete di De Rossi.
Luis Enrique: «Ottimista al 100%» - «Rimango ottimista al 100%, perchè ho una rosa molto buona e sono sicuro che le cose cambieranno». Intervistato da Sky alla fine di Roma-Cagliari, Luis Enrique sottolinea che la sconfitta odierna non cambia le sue idee ed i suoi programmi, nonostante la sconfitta odierna, secondo passo falso della sua Roma dopo il pari interno con lo Slovan che è costata l'eliminazione dall'Europa League. «Oggi abbiamo fatto tanto possesso palla - dice ancora lo spagnolo - ma non siamo riusciti a concretizzare le occasioni che abbiamo avuto. Quanto tempo ci vorrà per far decollare la nuova Roma? Non lo so, so però che oggi sono molto infastidito per non aver reso felici i nostri tifosi che ci hanno appoggiato in modo incredibile, e per i giocatori dai quali ho visto totale impegno». Poi, di fronte al replay dell'espulsione di Josè Angel («è stato un fallo di frustrazione, avevamo appena preso il gol«) il tecnico spagnolo non ha trattenuto un gesto di insofferenza: «Ma questo non era da espulsione...».
De Rossi: «Dobbiamo essere più concreti sottoporta» - Daniele De Rossi chiede tempo ai tifosi dopo il ko casalingo contro il Cagliari. «Potevamo fare meglio. L'identità la squadra ce l'ha ma manca un pizzico, anzi un bel pò, di concretezza. Arriviamo molto dentro l'area, concludiamo ma non andiamo a rete. L'identità si è creata ma mancano i gol. L'ambiente l'ho sentito abbastanza tranquillo, ho sentito anche degli applausi alla fine. Ci sarà un pò di nervosismo ma abbiamo visto come ha risposto il pubblico, con questo caldo erano in 50mila, a volte c'è poca pazienza ma ci sono stati gli applausi e questo fa ben sperare». Il centrocampista critica poi la decisione di far giocare la partita alla 15 con un gran caldo a Roma. «Non è una scusa, il caldo valeva per noi e per il Cagliari, ma non si può giocare alle 15, non ci vuole uno scienziato per far giocare le prime tre gare di sera e a dicembre di pomeriggio». De Rossi parla poi del tecnico Luis Enrique. «Allenatore distaccato? Io mi trovo bene, è equilibrato, sereno. Non mi sembra una persona distaccata».
Ficcadenti: «Non ho visto la Roma in difficolt໫Nel primo tempo ce la siamo giocata di più, poi abbiamo sofferto: siamo stati in attesa e abbiamo sfruttato la prima occasione che ci è capitata nel secondo tempo. Lì ci siamo costruiti la vittoria, ma c'era un caldo terribile ed era difficile tenere 90' allo stesso ritmo». Massimo Ficcadenti incassa con soddisfazione la vittoria (2-1) del Cagliari in casa della Roma all'esordio in campionato. La mossa decisiva potrebbe essere stata quella di bloccare la fonte del gioco giallorosso, De Rossi, con il pressing di Cossu e Nenè. «Nel primo tempo ci siamo riusciti», ammette Ficcadenti a Sky Sport ribadendo che «nel secondo tempo eravamo troppo stanchi. Poi ci siamo sistemati con il 4-4-1-1 con Biondini su Angel: là siamo stati più corti e siamo ripartiti». Il Cagliari, sottolinea il tecnico, «ha tanti giocatori che giocano da quattro anni assieme: questo ci ha sicuramente favorito, soprattutto ha favorito me che sono appena arrivato»; per la Roma invece «è cambiato molto, dai dirigenti all'allenatore; hanno fatto una buona partita, hanno giocato, non ho visto una Roma in difficoltà».
DiBenedetto: «Presto i risultati» - Thomas DiBenedetto, presidente della Roma, mostra piena fiducia nella squadra e nella guida tecnica dopo il ko interno con il Cagliari, al debutto in campionato: «Ho apprezzato i progressi fatti dalla squadra e spero che il lavoro che tutti stanno facendo - dice il magnate americano - presto dia i suoi frutti anche in termini di risultati».
LECCE-UDINDESE 0-2 - L'Udinese espugna il Via del Mare di Lecce con un secco 2-0, risolvendo la pratica nel primo quarto d'ora: al 2' Basta apre le marcature con un sinistro velenoso su assist di Pasquale, poi è Torje a mettere sul destro di Di Natale la palla del raddoppio al 16'.
Guidolin: «E' la partenza che volevo» - Nemmeno Francesco Guidolin sperava in un esordio migliore di campionato. La sua rinnovata Udinese, scesa nel Salento priva di molti elementi titolari, in appena sedici minuti chiude la pratica Lecce e si regala i primi tre punti della stagione. «E' innegabile che il doppio vantaggio ha spostato l'asse della gara a nostro favore. - commenta soddisfatto il tecnico dei friulani - Siamo partiti davvero forte ed abbiamo legittimato il vantaggio nel corso della gara. I miei ragazzi sono scesi in campo concentrati ed hanno dimostrato buona personalità. Sono tre punti importanti che ci danno morale per raggiungere al più presto quello che è il nostro obiettivo stagionale, in un campionato che per noi non sarà per nulla facile». Nonostante sia una squadra notevolmente rinnovata nei suoi interpreti, rispetto alla passata stagione, quella bianconera ha avuto un impatto davvero forte con il campionato.
FIORENTINA-BOLOGNA 2-0 - Inizia con il piede giusto la Fiorentina, che al Franchi supera il Bologna di Bisoli. Al 20' è Gilardino, con un colpo di testa su cross di Pasqual, a sbloccare il risultato. Il raddoppio porta la firma di Cerci (47') con un sinistro da distanza ravvicinata su assist di Jovetic.
Mihajlovic: «Bella prova della Fiorentina» - Sinisa Mihajlovic promuove i suoi ragazzi. La sua Fiorentina è partita con una bella vittoria e un secco 2-0 al Bologna, un successo mai messo in discussione anche se il tecnico viola non si è rilassato un attimo. «Perchè il 2-0 resta fino all'ultimo un un risultato pericoloso, subisci un gol ed entri nel panico - spiega ai microfoni di Sky Sport - Oggi abbiamo creato tantissimo ma concretizzato poco, però la squadra si è espressa bene, ho visto possesso palla, azioni, triangolazioni. Si vede che è una squadra che ha la sua identità, la testa e l'atteggiamento erano quelli giusti e quando è così diventa tutto più facile. Non sono contento solo per le occasioni che non siamo riusciti a concretizzare perchè rischi di venire punito come spesso ci è capitato lo scorso anno». In campo sin dal primo minuto Montolivo, Jovetic e Gilardino. «Un allenatore non può non essere contento se ha questi giocatori in squadra, hanno fatto una grande partita come tutti. Il vero Jovetic lo vedremo da metà ottobre in poi, oggi ha avuto 3-4 occasioni da gol, ma gli è mancato il guizzo. E' un giocatore molto importante per noi, lo aspettiamo, sa che non deve dimostrare nulla a nessuno e deve fare quello che gli dico io».
GENOA-ATALANTA 2-2 - Gol ed emozioni a Marassi tra Genoa e Atalanta: rossoblù in vantaggio con Veloso, ma i nerazzurri ribaltano il risultato nel primo tempo con una doppietta di Moralez. A inizio ripresa Mesto approfitta di un pasticcio della difesa atalantina e sigla il 2-2 con un destro sul primo palo.
CHIEVO-NOVARA 2-2 - Inizia con un prezioso pari il campionato del neopromosso Novara, che ferma sul 2-2 il Chievo al Bentegodi: per i veronesi segnano il solito Pellissier e Thereau, i piemontesi accorciano con Marianini. Nel finale i gialloblù restano in dieci (espulso Sardo) e Paci firma il definitivo pari. Finisce a reti bianche la sfida del Massimino tra Catania e Siena.
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