28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
L'attacante interista: «Quando c'è bisogno io ci sono»

Gol qualificazione di Pazzini, l'Italia a Euro 2012

Slovenia battuta 1-0, il Pazzo in gol all'85esimo. Prandelli: «E' stata la vittoria del coraggio». De Rossi: «Il gruppo cresce bene». Record d'imbattibilità per Buffon

FIRENZE - L'Italia batte 1-0 la Slovenia e strappa il biglietto per Euro 2102. Al Franchi decide una rete di Pazzini a cinque minuti dal termine. Con questa vittoria gli azzurri salgono a 22 punti nel girone C e si qualificano con due giornate d'anticipo alla fase finale del torneo in programma in Polonia e Ucraina la prossima estate.
Il ct Cesare Prandelli conferma la formazione che venerdì scorso ha battuto 1-0 le Far Oer, con l'eccezione degli esterni di difesa: Balzaretti e Cassani prendono il posto di Criscito e Maggio. Nella Slovenia il palermitano Ilicic parte dalla panchina, il portiere titolare è Jasmin Handanovic, cugino di Samir, numero uno dell'Udinese assente per squalifica. L'Italia parte fortissimo e sfiora il vantaggio dopo neanche un minuto, ma Handanovic si oppone con i piedi alla conclusione ravvicinata di Rossi. Al 3' è Montolivo a fallire di testa una buona occasione su assist di Balzaretti, al 17' ancora Rossi spara a lato di sinistro da pochi metri. Esaurita la spinta iniziale, l'Italia continua a gestire il possesso palla ma corre qualche rischio quando la Slovenia riesce a partire in contropiede: al 21' Buffon respinge una conclusione di Vrsic, nel finale di tempo è Koren a chiamare il numero uno azzurro alla respinta con i pugni.

L'Italia del secondo tempo è meno arrembante di quella vista in avvio di partita. Un risentimento muscolare costringe Thiago Motta a lasciare il posto a Marchisio, a mezz'ora dal termine Prandelli richiama in panchina Cassano, applaudito dal pubblico del Franchi, e inserisce Pazzini. Al 68' clamorosa tripla occasione per gli azzurri nel giro di un minuto: Handanovic esce a vuoto su un corner dalla destra di Pirlo, De Rossi prova la deviazione di testa ma la sua conclusione viene respinta sulla linea. Pazzini rimette al centro, ancora De Rossi colpisce col destro a botta sicura sul primo palo, ma il portiere sloveno si oppone ancora una volta. La palla torna a Pazzini, cross immediato per Rossi che, appostato sul secondo palo, spara alto con il sinistro.
Nell'ultimo quarto d'ora c'è spazio anche per Balotelli, che sostituisce uno stanco Montolivo. All'80' il destro dalla distanza di Marchisio si spegne sul fondo, cinque minuti più tardi è ancora lo juventino a innescare l'azione del gol: lungo lancio dalla trequarti, la palla dopo una carambola su un difensore sloveno arriva a Pazzini che fulmina Handanovic con un destro sotto la traversa. Nel finale l'Italia gestisce il possesso palla e va vicina al raddoppio con Balotelli, autore di una prestazione convincente. Finisce 1-0, l'Italia vola in Polonia e Ucraina.

LE DICHIARAZIONI DI FINE PARTITA

Prandelli e la vittoria del coraggio - «E' stata la vittoria del coraggio. Avevamo la supremazia a centrocampo ma non passavamo, così ad un certo punto abbiamo usato le tre punte». E' il commento di Cesare Prandelli, fatto dai microfoni di RaiSport, al successo dell'Italia sulla Slovenia che ha dato agli azzurri la certezza matematica della qualificazione ad Euro 2012. Per il ct a fine partita c'è stata un'autentica ovazione da parte del pubblico del «Franchi» di Firenze. «In questo periodo è difficile trovare intensità: loro loro si chiudevano molto, ma bastava trovare un gol per avere più spazio, e si è visto dopo che abbiamo segnato».

Pazzini: «Quando c'è bisogno io ci sono» - «Mi fa piacere aver fatto questo gol speciale, per me è importante perchè non segno spesso in Nazionale e poi l'ho fatto a Firenze ed è stato un gol qualificazione. E' molto bello, Prandelli mi ha sempre tenuto in considerazione, io non faccio polemiche ma ho dimostrato che io ci sono sempre quando c'è bisogno». Giampaolo Pazzini commenta così, dai microfoni di RaiSport, il successo che ha regalato all'Italia sulla Slovenia segnando il gol decisivo al 'Franchi', suo ex stadio. «Questo gol è pesante, a me piacciono tutti ed era importante raggiungere la qualificazione matematica - dice ancora l'attaccante -. Cassano? Lo conosco da tempo, quindi con lui gioco alla perfezione. Giuseppe Rossi invece seppur piccolino sa fare bene la prima punta, finalizza tanto e gli piace il gol, è diverso da Antonio. Ma bisogna fare i complimenti anche a Balotelli per come è entrato, ma bravi tutti perchè era importante vincere».

Buffon: «Grandi Balotelli e Pazzini» - «Siamo andati un pò contro la storia, che di solito ci vede soffrire fino all'ultima partita per qualificarci». Il capitano azzurro Gigi Buffon commenta con il sorriso, dai microfoni di RaiSport, l'esito di Italia-Slovenia a Firenze. «Questo risultato ci fa molto piacere - dice ancora Buffon - perchè ci dà tanta convinzione. Penso che neanche il maggiore ottimista potesse pensare che ci saremmo qualificati così facilmente. La Slovenia era una squadra molto ostica, che pensava più a difendersi che a giocare la partita. Se non sblocchi subito il risultato, rischi di andare incontro a sorprese negative, ma noi siamo stati molto equilibrati e bravi, concedendo poco». «Molto buono il lavoro di Rossi e Cassano prima - conclude Buffon -, poi grande prova di Balotelli e Pazzini che con la loro rabbia e determinazione ci hanno permesso di vincere. Questo fa capire che siamo un gruppo unito, e con un obiettivo comune».

Record d'imbattibilità - «E' stato bello essersi qualificati a Firenze, soprattutto per Prandelli. E' un buon viatico per l'Europeo - dice il portiere azzurro e della Juventus -.Volevamo riuscire a centrare l'obiettivo e ci siamo riusciti. Sono felice per il record d'imbattibilità (644 minuti). Voglio condividerlo con Sirigu e Viviano. Sono contento di aver contribuito al successo».

De Rossi: «Il gruppo cresce bene» - Daniele De Rossi esalta il gruppo azzurro: «Questo è un gruppo che sta crescendo molto bene. Grazie alla bontà del lavoro che facciamo. La dimostrazione è chi entra da sempre il proprio contributo, come Balotelli». Proprio la giovane punta azzurra nei giorni scorsi era stato al centro di un piccolo caso, poi subito rientrato: «Spesso c'è qualche giornalista che piace raccontare storie o casi che non esistono. In tanti vanno in panchina con le cuffie».

Ranocchia: «Mai messi in difficoltà» - Tra i protagonisti di Firenze anche il difensore Ranocchia: «L'obiettivo è stato raggiunto, era troppo importante vincere questa partita. Ci hanno messo in difficoltà? Non direi. Loro sono una squadra ben organizzata, ma noi abbiamo creato tantissime azioni da gol, senza però concretizzare nella giusta maniera».

Kek (Slovenia): «Dispiace perdere alla fine» - «Dispiace subire un gol e perdere a pochi minuti dalla fine, comunque ho fatto complimenti a Prandelli». La prende con filosofia il tecnico della Slovenia Kek anche se il ko costa carissimo alla sua Slovenia. «Purtroppo hanno pesato la stanchezza e il calo di concentrazione - ha proseguito il tecnico sloveno - Non era facile ricaricare la squadra dopo la sconfitta con l'Estonia, in teoria abbiamo ancora quache chance, nonostante tutto sono ottimista per il futuro. E ora mi aspetto che l'Italia giochi al massimo con la Serbia, sono sicuro che lo farà considerando le sue qualità e caratteristiche».