Abete: «20 milioni per l'accordo. Attendo una risposta da Beretta»
Proposta del presidente Figc per avvicinare le parti. Beretta: «La nostra posizione non è cambiata». Tommasi: «Senza firma non giochiamo». Zamparini: «L'idea di Abete è demenziale»
MILANO - Giancarlo Abete le prova tutte. Un fondo straordinario di 20 milioni di euro fino al 2013 destinato unicamente a garantire la Lega di Serie A di fronte ad eventuali contenziosi sul contributo di solidarietà diventato terreno di scontro tra i club e l'Assocalciatori. Secondo quanto filtra dal tavolo di mediazione in Consiglio Federale, il presidente della Figc starebbe cercando di avvicinare le parti su uno degli ostacoli alla firma del contratto collettivo.
Una proposta che era stata elaborata nella serata di ieri, in conseguenza dell'incontro tra Abete e il presidente del CONI Gianni Petrucci. Il fondo di garanzia sarebbe costituito da risorse interne alla Federazione e non intascherebbe le contribuzioni destinate ad altre componenti. La parola passa ora a Maurizio Beretta, presidente della Lega di A: la tutela da parte dei calciatori sul pagamento del contributo straordinario era una delle condizioni che i club avevano posto per l'accordo.
Abete: «Attendo risposta Beretta, se no rinvio» - «Attendo riscontri da parte della Lega di A. Se le risposte saranno diverse da ieri, bene. Altrimenti domani provvederò al rinvio della prima giornata di campionato, visto che ho ricevuto una delega dal Consiglio federale per farlo». Giancarlo Abete fa il conto alla rovescia. Dopo aver messo sul tavolo della trattativa tra i club e il sindacato dei calciatori la proposta del fondo di garanzia, il presidente della Figc aspetta la reazione di Maurizio Beretta.
«Attacco a me? Non credo» - Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, in collegamento su RaiSport 1, ha escluso così che nella linea dura portata avanti dalla lega di A nel braccio di ferro sul rinnovo del contratto dei giocatori, ci possa essere un attacco da parte dei club per destabilizzare gli stessi vertici federali: «Un attacco a me? Non penso sia così e comunque questo obiettivo non è stato dichiarato. E semmai fosse così, il prezzo da pagare sarebbe troppo alto. Se ci sono problematiche su rapporti istituzionali o personali lo si dica chiaramente».
Beretta: «La nostra posizione non è cambiata» - «La nostra posizione è uguale a quella di ieri, non è cambiata. L'Aic deve accettare entrambe le integrazioni proposte dalla Lega. Sono i calciatori che scioperano e che si devono assumere la responsabilità di fronte a tutti». Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A, ribadisce in conferenza stampa in Federcalcio il no alla firma sul contratto collettivo.
«Abbiamo dettato ieri le condizioni precise per rinnovare il contratto collettivo. Le nostre richieste sono ragionevoli ed equilibrate. Non credo di dover risposte ad Abete, la proposta di un fondo di garanzia non fa mutare la posizione della Lega di A», continua Beretta, che dunque non raccoglie l'invito alla riconciliazione da parte di Giancarlo Abete, presidente della Figc. Nonostante il fondo di 20 milioni a tutela dei club sul contributo di solidarietà, Beretta è inequivocabile: «Aspettiamo che l'Assocalciatori revochi lo sciopero o se ne assumerà le responsabilità». La palla passa nuovamente al sindacato, le speranze di evitare il rinvio sono pressoché nulle: il presidente dell'Aic Damiano Tommasi ha confermato più volte che in assenza di firma sul contratto di categoria i giocatori non scenderanno in campo.
Tommasi: «Senza firma non giochiamo» - «Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, lo ribadiamo oggi: senza firma del contratto collettivo i giocatori non scenderanno in campo sabato e domenica. Un minuto dopo la sigla dell'accordo noi siamo pronti a giocare». Lo ha ribadito all'ANSA il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, dopo la conclusione del Consiglio federale. «Ora aspettiamo le decisioni di Abete. Ma quel che è successo in questi due giorni è lampante, qualcuno non voleva che si giocasse».
Zamparini: «L'idea di Abete è demenziale» - «Il fondo di garanzia proposto da Abete? E' una cosa demenziale». Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, boccia senza appello la soluzione proposta dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, per sbloccare la trattativa tra Lega e Assocalciatori sul rinnovo del contratto collettivo. Abete ha proposto di istituire un fondo di 20 milioni di euro per le controversie legate al contributo di solidarietà. Per Zamparini, l'idea è da scartare. «Lo slittamento? E' un pasticcio più grande rispetto a quello che c'era nei giorni scorsi, non riesco a crederci, è una follia. Per me, non esiste alcuna differenza tra slittamento e sciopero. Era meglio addirittura lo sciopero, così la facevano finita», dice Zamparini a Radio Kiss Kiss Napoli.
Coni: «Sciopero incomprensibile» - Dura posizione del Coni in merito allo sciopero dei giocatori previsto per la prima giornata di serie A. «Incomprensibile e insostenibile. Chi oggi pensa a se stesso - afferma tra l'altro in un comunicato l'ente che governa lo sport italiano - si assume la responsabilità dei provvedimenti che verranno presi in futuro a tutti i livelli».
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