La Procura della Figc chiede la penalizzazione per l'Atalanta
Il club salva la serie A. Chieste maxi-squalifiche per i giocatori. Per Cristiano Doni 3 anni e 6 mesi
ROMA - Sono arrivate le richieste di squalifica del procuratore Stefano Palazzi, che ha effettuato la sua requisitoria nel processo sportivo per lo scandalo calcioscommesse. Alla Commissione disciplinare nazionale, che emetterà la sentenza di primo grado, il procuratore federale ha chiesto di infliggere sette punti di penalizzazione all'Atalanta, in base all'applicazione della afflittività della pena: il club orobico, dunque, «salva» la Serie A.
Molto più dure invece, le richieste di sanzioni nei confronti dei tesserati. Per Cristiano Doni e Thomas Manfredini, entrambi tesserati per la società bergamasca, il procuratore federale ha chiesto rispettivamente tre anni e sei mesi di squalifica e tre anni di squalifica. Per Marco Paoloni, portiere della Cremonese prima e del Benevento poi, ritenuto uno dei personaggi chiave sia dell'inchiesta sportiva sia di quella della Procura di Cremona, sono stati chiesti cinque anni di squalifica più la preclusione, più cinque anni in continuazione. Per Giuseppe Signori la richiesta è stata di cinque anni più la preclusione più un anno e sei mesi in continuazione. Per Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, Palazzi ha chiesto la responsabilità per tutte le accuse mosse: per lui la richiesta di cinque anni di squalifica più la preclusione più tre anni e sei mesi per continuazione.
Per quanto riguarda le altre società deferite, il procuratore federale ha chiesto nei confronti dell'Ascoli sei punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2011-2012 con un ammenda pari a 90mila euro, mentre per l'Alessandria - ritenuta responsabile di responsabilità diretta - la retrocessione nell'ultimo posto in classifica nel campionato di competenza. Per l'altra società ritenuta responsabile di responsabilità diretta, il Ravenna, è stata chiesta l'esclusione dal campionato di competenza oltre a un'ammenda di 50mila euro.