29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Calcio

Mazzarri e la sirena Juve: Aria fritta, penso al Napoli

Il tecnico partenopeo tranquillizza i tifosi: «A fine stagione parleremo del futuro con De Laurentiis»

ROMA - Walter Mazzarri tranquillizza i tifosi del Napoli, definisce «aria fritta» le voci di mercato che lo vorrebbero destinato alla Juventus e ribadisce la sua disponibilità a restare sulla panchina del club azzurro. «I nostri tifosi devono sapere sempre la verità», ha detto l'allenatore commentando ai microfoni di Radio Marte, «ripeto quello che ho detto. Sono esperto e non ascolto i rumours quando il campionato è ancora in corso. I club che apprezzano il mio lavoro? Ho semplicemente ringraziato, è un motivo di vanto e l'ha ribadito anche De Laurentiis».

Mazzarri ha definito «perfetto» il rapporto con il presidente del Napoli: «Lavoriamo in sintonia - ha detto - abbiamo intrapreso un processo di crescita vertiginosa che deve continuare, poi è normale che a fine anno ci siederemo a tavolino e tracceremo le linee guida per il futuro, a prescindere dai contratti. Non ho nessun tipo di problema né con la società, né con l'ambiente. Per il resto non mi interessa nient'altro che il Napoli e le prossime nove partite; dobbiamo chiudere il campionato al massimo senza permettere che le voci possano distrarci. Questo è il senso di quanto affermato anche sabato scorso, quando forse non mi sono spiegato bene. Le interpretazioni e le illazioni non mi interessano. Per serietà, io i bilanci li faccio sempre al termine della stagione e continuerò a comportarmi allo stesso modo. Il consuntivo è necessario, questo era il senso delle mie parole. Tutto il resto è aria fritta».

Mazzarri ha poi chiarito che il piazzamento finale del Napoli in campionato «potrebbe condizionare la valutazione della società» sul suo operato: «Nel calcio è sempre stato così - ha avvisato - un conto è arrivare settimi, un conto è arrivare dove siamo o più in alto. Perché dobbiamo parlare ora del futuro? Non lo capisco proprio. Ora pensiamo soltanto a disputare nove finali al massimo. Voglio il massimo coinvolgimento della gente, arriviamo al traguardo con le braccia alzate. Il traguardo però non lo fisso. Noi andiamo alla ricerca del massimo di noi stessi. Non dico nè primo posto, nè secondo, nè terzo, nè quarto nè altro, dico il massimo per la nostra squadra. Il mio slogan è fatti, non parole».

Il tecnico si è mostrato orgoglioso di quanto fatto dalla sua squadra fino a questo momento: «Abbiamo centrato il record di vittorie in trasferta della storia del Napoli, abbiamo quattordici punti in più rispetto al campionato scorso, questo la dice lunga sul nostro percorso. Il nostro è un cammino eccezionale, altri aggettivi non mi vengono in mente. Al Tardini non siamo partiti benissimo, l'avvio non mi è piaciuto, poi ci siamo ripresi e abbiamo espresso un bel calcio».