Calciopoli: sfilano Ledesma, Nesta e Rossetti
Assente Alessandro Del Piero per mancata notifica. Con molta probabilità sarà ascoltato nelle prossime settimane
NAPOLI - Alessandro Del Piero, capitano della Juventus, è stato il grande assente della seconda udienza dopo la pausa estiva del processo su Calciopoli, in corso a Napoli davanti alla IX sezione del Tribunale presieduta dal giudice Teresa Casoria. Al campione bianco-nero, infatti, non è arrivata la notifica per prendere parte all'udienza e, con molta probabilità, sarà ascoltato nelle prossime settimane.
ROSSETTI - Quella di oggi è stata essenzialmente una seduta dedicata all'ascolto dei testimoni della difesa. In aula l'ex arbitro Roberto Rossetti, il centrocampista della Lazio all'epoca dei fatti capitano del Lecce Cristian Ledesma e Alessandro Nesta, difensore del Milan. Rossetti nel corso della sua audizione, ha raccontato «di non aver mai ricevuto pressioni» dai designatori arbitrali. Rispondendo poi a una domanda sul fallo di mano di Luciano Zauri nella partita Lazio-Fiorentina del maggio 2005, Rossetti ha aggiunto: «Ho visto la testa non la mano. A me sembrò un colpo di testa».
LEDESMA - Ledesma, invece, ha ricordato quello che accadde nel match Lecce-Juventus del novembre 2004: «Pioveva molto, il campo era pesante ma nessuno mi chiese di interrompere la partita, non ricordo - ha detto - di aver chiesto di verificare le condizioni del terreno di gioco, non so se l'hanno fatto gli altri».
NESTA - Breve anche la deposizione di Nesta che ha detto ai giudici di non ricordare gli episodi dei due rigori contestati dalla Fiorentina in occasione della partita con il Milan del 30 aprile 2005. «Mi ricordo a malapena il campionato - ha spiegato il giocatore rosso-nero - ricordo, però, di aver giocato la partita Milan-Juventus».
La prossima udienza è fissata per martedì 19. Una volta esaurito l'ascolto dei testimoni, i pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano potrebbero decidere di sentire altri testi di accusa. Sembra, però, improbabile che siano chiamati in aula il presidente e il vicepresidente dell'Inter, Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera.