28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calcio | Inter

Benitez: diverso da Mou, ma non cambio tutto

«Lui non era un pirla? Se sono qui è perché sono intelligente»

MILANO - Un vocabolario italiano meno ampio di quello sfoggiato dal suo predecessore a partire dal giorno zero, il gusto per la battuta e il Mourinho-pensiero semplicemente rovesciato. Se lo Special One si presentò assicurando di non essere «un pirla», Rafa Benitez inizia la sua avventura all'Inter presentandosi come un professore sorridente e sgombrando il campo da qualsiasi dubbio: «Cosa non sono? Se sono qui è perché penso di essere intelligente». Affollata e scandita da risposte da manuale del primo giorno, ma sempre con una vena ironica, la conferenza stampa di presentazione del tecnico spagnolo ha fatto capire chiaramente che l'Inter ha davvero voltato pagina. Dagli atteggiamenti calcolati di Josè Mourinho e dallo scontro scientifico con tutto e tutti, si passa al sorriso di Benitez.

Un cambiamento che, comunque, non stravolgerà l'universo nerazzurro: «Come giocheremo? Dipenderà dai giocatori», ha detto Benitez, «ma cambiare tutto non sarebbe intelligente. Ogni allenatore è diverso ma la squadra deve mantenere questa mentalità vincente. Se i giocatori riusciranno a ripetersi anche nei prossimi due anni per questa società sarebbe un qualcosa di storico. Un pregio e un difetto? A me piace lavorare e mi piace insegnare, sono un po' professore. Questo è positivo ma è anche un difetto, perché se lo fai troppo qualcuno un po' si arrabbia». La prima impressione dell'Italia? «Qui si respira calcio», ha detto, «ero in vacanza in Sardegna e c'erano giornalisti ad aspettarci ovunque. Anche i fotografi erano disposti con un modulo, 4-5-1 o 4-3-3».

Poi sul mercato. «Abbiamo tanti giocatori di livello e Maicon è uno di questi. Sui giornali si leggono tante notizie», ha detto, «ne dovremo parlare con la società. Al momento siamo contenti di averlo». Uno dei possibili obiettivi del primo mercato targato Benitez è Javier Mascherano, centrocampista della nazionale argentina che potrebbe seguire il tecnico spagnolo da Liverpool ad Appiano Gentile. «Cambiasso e Mascherano insieme? Maradona è l'allenatore dell'Argentina e sa cosa deve fare con la sua squadra», ha detto Benitez, «per me Cambiasso è un giocatore di altissimo livello. Di Mascherano non possiamo parlarne perché non è qui, capisco la domanda ma è meglio fare un dribbling».

Interrogato sulla possibile sfida con il Real Madrid di Mourinho, Benitez ha evitato il possibile tema portante della prossima stagione: «Per noi l'importante è prepararci con le amichevoli estive», ha spiegato, «la Champions League verrà dopo ed è un'altra cosa». Il paragone con Mourinho? «Lui ha fatto grandi cose ma io sono un allenatore diverso». Poi l'avvertimento a Mario Balotelli: «Fernando Torres (suo ex attaccante al Liverpool; ndr) è un buon giocatore ed è a quel livello perché ha lavorato tanto. Balotelli è un giocatore di qualità, è uno di quei giocatori che ci fa piacere avere. In questo momento siamo contenti, ha qualità».