29 aprile 2024
Aggiornato 02:30
F1 | Gp di Turchia

Alonso: anche qui Red Bull favorite

Il pilota della Ferrari è pessimista: «Le cose non cambieranno molto ma raggiungerle non è impossibile»

ISTANBUL - Fernando Alonso pronostica un Gran Premio di Turchia nel segno del dominio delle Red Bull. Il ferrarista spagnolo alla vigilia delle prime prove libere ad Istanbul Park, ha confessato di non credere in una modifica sostanziale al copione di questo primo scorcio di stagione.

«Ci aspettiamo una Red Bull ancora forte», ha detto dal sito della Ferrari il due volte iridato, «sono chiaramente davanti a tutti e non credo che su questa pista le cose cambieranno molto. Al momento me li aspetto davanti, mentre noi ce la giocheremo con la Mercedes e la McLaren. Cercheremo di avere un buon fine settimana e di avvicinarci il più possibile alle monoposto più veloci. Raggiungerle non è impossibile: dobbiamo lavorare duramente per avere una maggiore deportanza sulla nostra macchina. Abbiamo un buon programma di sviluppo in atto, e se diamo un'occhiata all'anno scorso, la Brawn ha dominato la prima parte della stagione, ma nella seconda metà dell'anno ha avuto delle difficoltà ed è stata raggiunta dalle altre squadre. Quindi mi aspetto che la Ferrari e altre squadre arrivino allo stesso livello delle vetture più veloci, anche se questo non succederà forse a Istanbul. Anche con i problemi che ho avuto in quattro delle ultime sei gare, sono ancora a tre punti dal leader in classifica, quindi forse c'è qualcuno che sta commettendo più errori di noi».

Alonso si è poi mostrato concorde con la decisione di penalizzare Michael Schumacher per il sorpasso ai suoi danni nel finale del Gran Premio di Montecarlo. «Credo fosse giusta perché è scritto nel codice sportivo», ha affermato lo spagnolo, «per me la situazione era molto chiara, anche perché prima di ogni corsa analizziamo il regolamento con il nostro direttore sportivo, in modo particolare i punti riguardanti la safety car. Nell'ultimo giro ho chiesto via radio, e il team ha sottolineato ancora una volta come non fosse permesso superare».