19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Derby della capitale

«Multone» a Totti, la Lazio evita stangata

Giudice non squalifica Radu. 2 turni a Ledesma e uno a Kolarov. Ranieri: «Totti normale sfottò, non giustifica i violenti»

ROMA - Nessuna stangata alla Lazio dal giudice sportivo della Lega calcio, nessuna squalifica per Francesco Totti, ma multe salate per i fatti avvenuti prima, durante e dopo il derby della capitale, posticipo della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A giocato domenica sera all'Olimpico e vinto 2-1 dai giallorossi.

MULTA PER TOTTI - I pollici versi rivolti dal capitano della Roma ai suoi tifosi, in riferimento al pericolo retrocessione che corrono i «cugini» biancocelesti, valgono una multa da 20mila euro per un «gesto platealmente provocatorio» indirizzato «ai calciatori ed ai tifosi avversari. Nessun provvedimento invece nei confronti del difensore laziale Stefan Radu, che aveva rifilato uno «sgambetto» a Simone Perrotta subito dopo il fischio finale. L'atto non rappresenta, secondo il giudice, un atto di «condotta violenta» che, se «non vista» dall'arbitro, rende ammissibile la «prova televisiva», con i consequenziali effetti sanzionatori. Lo sgambetto, in sostanza, non aveva «intenzionalità lesiva».

RANIERI: «NORMALE SFOTTO'» - Il gesto dei pollici versi di Francesco Totti rivolto ai tifosi della Roma dopo la vittoria di domenica sera per 2-1 contro la Lazio nel posticipo della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A, in riferimento al pericolo retrocessione che corrono i «cugini» biancocelesti, «rientra nei normali casi di sfottò che nel derby ci sono sempre stati» e secondo l'allenatore giallorosso Claudio Ranieri «non ci si deve attaccare a questo per giustificare la violenza».
Il gesto di Totti ha provocato più che altro la reazione di molti giornalisti che non vivono l'ambiente della capitale ed i contorni del derby. «Lo stesso Paolo Di Canio, tifoso ed ex giocatore della Lazio, ha detto parole che mi sono piaciute molto», ha detto Ranieri. Di Canio, infatti, dalla trasmissione televisiva Controcampo di Mediaset, domenica sera aveva ritenuto normale lo sfottò di Totti. «E se avesse vinto la Lazio? Magari - ha proseguito Ranieri - tiravano fuori delle maglie con scritto 'scudetto game over'. Fa tutto parte dello spettacolo. E Francesco ha anche chiesto scusa. E la violenza non è stata scatenata dai gesti in campo, c'era stata anche prima della partita. I violenti si diano invece appuntamento al Circo Massimo o al Colosseo. Dobbiamo scindere le cose. Parliamo tanto di nuovi stadi, ma se non cambia la società non cambia nulla».

GLI ALTRI PROVVEDIMENTI - Non sono stati squalificati nemmeno Mauro Zarate e Roberto Baronio: l'attaccante argentino ha colpito alla schiena con una pallonata un calciatore avversario al termine della partita, il centrocampista ha minacciato un avversario al rientro negli spogliatoi. Multa per entrambi: 8mila euro a Zarate e 5mila a Baronio. Scontate invece le squalifiche per Christian Ledesma, 2 turni per l'applauso che gli è costato il cartellino rosso rivolto all'abitro Paolo Tagliavento dopo l'ammonizione nel finale di partita, e per Aleksandar Kolarov, un turno (era in diffida).
Multa da 40mila euro per ciascuna delle due società per i gravi scontri avvenuti fra le tifoserie prima e dopo la partita e per e lanci di oggetti in campo e l'eplosione di petardi e accensione di fumogeni.