25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Serie A

Reja: a questa Lazio manca l'autostima, servono risultati

Il nuovo tecnico biancoceleste: «Questa è una piazza importante»

ROMA - Arrivare ad allenare la Lazio, seppur in corsa per prendere il posto dell'esonerato Davide Ballardini, per Edy Reja «è una opportunità importante» per la sua carriera. Nella conferenza stampa di presentazione, il neo allenatore del club biancoceleste ha ribadito che «la Lazio è una squadra importante e che Roma è una piazza importante come Milano e Torino». Sul suo passaggio nella capitale: «Non è stato facile per me, il presidente Claudio Lotito ha insistito molto. A Spalato mi volevano bene, ma di fronte alla Lazio non potevo disattendere».

Dopo il suo arrivo ha ammesso che alla società non ha «fatto richieste» perché «stimolato dall'avventura che significa anche il mio ritorno in Italia». La Lazio si trova in una situazione delicata: «La realtà - ha detto Reja - è questa, siamo terzultimi. Se il campionato fosse finito saremmo retrocessi. Ho parlato con i giocatori, deve ritornare l'autostima, ho visto ragazzi sbandati e paurosi. Devo entrare nelle loro teste. Questa è una squadra che deve militare dal centroclassifica in su e proprio per questo è ancora più difficile, perchè non c'è la mentalità di una squadra che si deve salvare».

Cosa serve alla Lazio per risollevarsi? «Ora come ora ci serve solamente il risultato. I giocatori mi sono sembrati ben disposti a sacrificarsi». Con Reja dovrebbe trovare nuovamente spazio Cristian Ledesma: «I giocatori trovano la condizione solo giocando. Se deciderò di farlo gicacre è perchè punto su di lui».

Infine, confermando che la squadra dal punto di vista fisico sta bene, ha poi parlato di Mauro Zarate che potrebbe essere l'escluso eccellente della partita di domani: «L'argentino è un giocatore dal potenziale straordinario come lo sono Tommaso Rocchi, Sergio Floccari e Stephen Makinwa, poi devo guardare alle caratteristiche della squadra che deve avere equilibrio. I giocatori non si discutono, ma non faccio la formazione guardando solo all'aspetto tecnico di un calciatore, ma all'insieme della squadra».