19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
L'attaccante parla alla vigilia della gara con l'Inter

Cassano: «Mi stavo buttando via ma ora sogno l'azzurro»

Attaccante alla Gazzetta: «Un errore scegliere Roma e non Juve» e su Capello: «Gli sarò grato per sempre»

GENOVA - Antonio Cassano, alla vigilia della gara con l'Inter, è un fiume in piena sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Il talento della Sampdoria racconta dei suoi rapporti con Fabio Capello, di Roma, Juventus e Real Madrid, della rinascita a Genova e della speranza di far parte della nazionale di Marcello Lippi.

«Mi stavo buttando via, ma l'ho capito in tempo», ha esordito riferendosi alla folgorazione sul suo futuro avuta ai tempi del Real Madrid, quando era stato messo fuori rosa. «Mi aveva chiamato la squadra più forte del mondo, come facevo a dire di no. Certo, con il senno di poi è stato un errore. In quel periodo ho fatto tante di quelle cavolate che, tornando indietro, pagherei per non ripeterle».

GRAZIE A MAROTTA - L'attaccante sta vivendo momenti magici a Genova sponda blucerchiata. «Alla Samp hanno avuto tanti meriti, ma uno dei principali è stato quello di non ingigantire i miei eventuali errori. Dico grazie a Marotta che si è preso la grande responsabilità di prendermi. E alla fine credo abbia vinto la scommessa».

Ma Cassano rimpiange anche il fatto di aver detto sì alla Roma nove anni fa rinunciando alla Juventus. «Alla Juve avrei fatto molto di più. Avrei trovato persone in grado di mettermi in riga, mentre a Roma mi assecondavano in tutto. Che Errore! E, in quel modo, avrei vinto anche qualche scudetto in più. Nella capitale tutto è estremizzato».

CAPELLO - Impossibile non parlare di Fabio Capello che è stato il suo tecnico negli anni alla Roma e uno a Madrid: «Gliene ho fatte davvero tante - ammette - e ho chiesto scusa poche volte, ma con lui devo farlo. Ero insopportabile. Tante volte ha chiuso gli occhi per il troppo bene che mi voleva. Mi ha sopportato quattro anni alla Roma e uno al Real. Se avessi ascoltato anche solo il 30 % dei suoi consigli... Gli sarò grato per sempre».

NAZIONALE - Un Cassano rinato che sogna ancora la maglia azzurra: «Prima del ritiro estivo di quest'anno ho fatto una scommessa con me stesso. Vorrei far parte della nazionale di Lippi. Non so se per le prossime partite o al Mondiale che verrà, ma voglio impegnarmi per poterci arrivare. Nel 2006 non ero ancora pronto, ora, invece, sono consapevole di quello che posso dare, in campo e fuori. In ogni caso, rispetterò sempre le scelte di Lippi».