28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Sport. Calcio

Ranieri: «Se sono qui è perchè ho sposato progetto»

«Porterò il pragmatismo e saremo meno spumeggianti»

ROMA - Un Claudio Ranieri ancora spaesato si è presentato come nuovo allenatore della Roma. Il neo tecnico giallorosso, che ha preso il posto di Luciano Spalletti, ha iniziato la sua avventura romanista parlando del suo predecessore: «Qui negli ultimi 4 anni Spalletti ha fatto vedere uno dei più bei calci d'Europa. Da fuori dicevo che Barcellona, Arsenal e Roma erano le più belle a vedersi ed ero orgoglioso. Spalletti lascia, ma lascia 4 anni splendidi».

Ranieri ha poi ammesso che qualcosa nella Roma cambierà: «Cambia l'allenatore, cambia la filosofia. Certamente porterò il pragmatismo, non saremo spumeggianti come prima. Darò tutto me stesso visto che dopo 35 anni torno a casa e la voglia di far bene è notevole». Sulla squadra Ranieri ancora non ha le idee chiare, ma sa quali sono i punti su cui battere: «La squadra ha bisogno di credere in quello che fa e che ha fatto. Ricordiamoci che 15 mesi fa era ad un pizzico dallo scudetto. Questi ragazzi dovranno tornare a giocare per le alte posizioni, la squadra e i tifosi meritano di tornare a lottare e sognare. Io prometto impegno e dedizione».

Ranieri mostrando subito il suo pragmatismo - «Non posso giocare con le figurine, devo produrre i fatti e farò del mio meglio per riportare la Roma ai livelli degli ultimi anni» - ha ammesso che non si aspettava la chiamata della società giallorossa: «Un'occhiata alla Roma l'ho data in queste due prime giornate, ma guardavo principalmente il calcio estero. Due giorni fa pensavo a tutto meno che alla Roma, è come avere avuto un incidente e non sapere dove ci si trova. Non mi aspettavo di essere qui oggi e trovo una Roma che deve reagire e deve farlo subito, già dalla prossima partita con il Siena. Con la squadra dobbiamo entrare in feeling subito. Bisogna che i giocatori si risentano forti, convinti e determinati. Abbiamo la possibilità di competere con tutti, ma è inutile prendere in giro i tifosi, bisogna parlare poco e fare i fatti».

Ranieri sa che in questa Roma l'elemento di spicco è Francesco Totti: «Mi aspetto da lui che faccia il Totti. E' un giocatore immenso che ha fatto e farà grandi cose. E' un punto di riferimento per la squadra. Il mio capitano è Totti e mi aspetto molto da lui».

Ranieri poi ha rivelato che il suo staff lo seguirà nella nuova avventura - di quello di Spalletti potrebbe rimanere il solo Paolo Bertelli - ed ha parlato anche della difficile situazione finanziaria che la Roma sta attraversando: «Paperon de'Paperoni ce ne sono sempre meno. Vengo da una società (la Juventus, ndr) che ha perso grandi campioni, ma con una sana gestione è riuscita a riprendersi. Con una sana programmazione si possono fare ottime cose. E' innegabile che ci sono difficoltà in tutta Europa, in Inghilterra ci sono arabi e russi e possono investire, noi italiani dobbiamo essere di conseguenza più scaltri e furbi».