18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Calcio

Ancelotti: «Milan punta a terzo posto, non guardiamo Inter»

Domani rossoneri a Catania: «Squadra compatta e di buon livello»

ROMA - Battere il Catania per portare a casa il prima possibile la qualificazione alla Champions League, senza pensare a un'eventuale rimonta sull'Inter. E' questo lo spirito del Milan, secondo Carlo Ancelotti, in vista della trasferta di domani in casa dei siciliani. «Il Catania - ha detto in conferenza stampa il tecnico - ha dimostrato di essere una squadra di buon livello, ha fatto un campionato al meglio delle prossime possibilità raggiungendo una salvezza sicura e tranquilla. E' una squadra molto compatta che non dà punti di riferimento in avanti, affrontarla in casa loro aumenta le difficoltà perché ha un pubblico che la sostiene molto».

Il Milan è reduce da una striscia positiva che lo ha portato al secondo posto ed ha accorciato a 7 i punti di distacco dall'Inter. Ma Ancelotti vuole parlare soltanto di terzo posto: «La squadra sta dimostrando da un po' di tempo che è molto concentrata sull'obiettivo da raggiungere, che è molto vicino e che vogliamo raggiungere il più in fretta possibile. Domani è un'altra tappa per aumentare il distacco dalla quarta e se possibile aumentarlo», ha sottolineato. «Il risultato di Inter-Lazio - ha ribadito - non mi interessa, nemmeno quello di Juventus-Lecce. Guarderò solo quelli di Fiorentina-Torino e Genoa-Sampdoria».

In merito alla formazione di domani, ha detto ancora Ancelotti, «il dubbio è legato alla presenza più o meno di Pato. Per il resto - ha proseguito - verrà confermata in gran parte la formazione che ha affrontato il Palermo, ci sarà Jankulovski al posto di Flamini e dovrò scegliere tra Pato o Seedorf». Sulla questione dei tanti rigori avuti in questa stagione dal Milan, il tecnico si è espresso così: «E' una questione logica, credo che sia dipeso dal fatto che siamo una squadra votata al gioco d'attacco, con una presenza nell'area avversaria costante».

Ancelotti, come ogni settimana, ha parlato anche del suo futuro, dopo le dichiarazioni del presidente Silvio Berlusconi che ha parlato, in caso di addio dell'attuale tecnico, di un allenatore emergente. «Non c'è nessuna novità. Dobbiamo raggiungere in fretta questo obiettivo e poi insieme faremo i programmi per il futuro. L'identikit del nuovo allenatore? L'ho fatto anche io: aziendalista, che conosce benissimo le vicende societarie, non tanto magro, e un bel ragazzo...», ha scherzato parlando evidentemente di se stesso.