19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
“Stop alla violenza” è il tema di una nuova campagna sociale

Stop alla violenza: nuova iniziativa di Maroni per un calcio più sicuro

Fin dal prossimo turno di campionato, in tutti gli stadi di serie A e serie B verrà diffuso uno spot “per promuovere presso le tifoserie una visione non violenta e civile dello sport”

«Stop alla violenza» è il tema di una nuova campagna sociale di sensibilizzazione lanciata dal Ministero degli Interni e presentata oggi dal ministro Roberto Maroni e dai presidenti della FIGC Giancarlo Abete e della Lega nazionale professionisti Antonio Matarrese. All'incontro hanno partecipato anche i tre vice presidenti della Figc, Cesare Gussoni, Carlo Tavecchio e Demetri Albertini.

Fin dal prossimo turno di campionato, in tutti gli stadi di serie A e serie B verrà diffuso uno spot «per promuovere presso le tifoserie -ha detto Maroni- una visione non violenta e civile dello sport». Sabato e domenica,calciatori e arbitri scenderanno in campo indossando una maglietta con la scritta «STOP alla violenza». Il ministro ha ribadito le dichiarazioni fatte al Senato: « nessuna tolleranza per le manifestazioni di violenza»e ha ricordato anche che grazie all’azione congiunta di forze dell’ordine,società e istituzioni calcistiche negli ultimi mesi sono notevolmente diminuiti gli incidenti all’interno degli stadi,ma la violenza si è trasferita fuori,come confermano i recenti episodi che hanno avuto come protagonisti centinaia di delinquenti pseudotifosi ,in occasione della partita Roma-Napoli.

Da parte della FIGC e della Lega professionisti è stata espressa la massima condivisione del progetto e la volontà di continuare a collaborare per isolare le frange di violenti, salvaguardando i diritti dei tifosi veri. E soprattutto, tutelando gli interessi delle società di calcio, spesso vittime delle aggressioni e delle intemperanze di gruppi di facinorosi che usano la partita come pretesto per creare incidenti e caos anche a centinaia di chilometri dagli stadi dove la responsabilità dei club non può essere chiamata in causa. In particolare,il presidente Abete si è detto pienamente favorevole a raccogliere l’invito del ministro Maroni per una sinergia sempre più utile e funzionale tra legislazione ordinaria e codice di Giustizia sportiva :» Siamo convinti -ha detto Abete- che lavorando insieme si possa gestire meglio, ad esempio, la tempistica delle decisioni degli Organi di giustizia sportiva in relazione alle esigenze organizzative e pratiche degli interventi di ordine pubblico. Siamo pronti a parlarne, non abbiamo mai pensato che si voglia mettere in discussione l’autonomia dell’ordinamento sportivo e le parole di Maroni, ripetute questa mattina, hanno ulteriormente chiarito che l’obiettivo è solo quello di migliorare l’azione di contrasto alla violenza, nel pieno e reciproco rispetto dell’autonomia dell’ordinamento statuale e delle regole sportive».