8 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Sessuologia e adolescenti

La prima volta: come gestire la comunicazione tra mamma e figlia durante il primo rapporto sessuale

Si è mai pronti al primo rapporto sessuale? Fare l’amore per la prima volta può essere un’esperienza fantastica ma deve essere scelta con attenzione. Ecco cosa una mamma dovrebbe far saper alla propria figlia

L’età media della prima volta, e quindi del primo rapporto sessuale, è intorno ai 16 anni. La maggior parte degli adolescenti, però, affronta questa prima esperienza in maniera poco preparata. Sono ancora un po’ sprovveduti, nel senso che molte ragazze – non adottando precauzioni – rischiano di incorrere in gravidanze indesiderate oppure in malattie sessualmente trasmissibili, spiega la dottoressa Monica Cappello, psicologa e sessuologa a Torino.

Una bella esperienza? Non sempre
Quindi, quella che dovrebbe essere una bella esperienza – il primo rapporto sessuale – potrebbe essere invece un trauma. A questo punto entra in gioco il ruolo della madre. La mamma svolge un ruolo fondamentale nell’educazione della propria figlia.

Qual è l’età migliore per cominciarne a parlare?
«Diciamo che dovrebbe cominciare a parlare di sessualità – anche se in maniera graduale – fin dai nove-dieci anni. Intorno a questa età ci si può avvalere dell’ausilio di vari libri, adeguati ovviamente all’età, che abbiano delle immagini e fotografie adatte. Un altro momento importante in cui la madre può parlare di sessualità alla propria figlia è intorno ai dodici anni, quando la ragazzina deve sottoporsi al vaccino anti HPV – o Papilloma Virus. Virus che come tutti ormai sapranno, potrebbe causare il tumore all’utero».

Non sprecare il momento

«La prima volta è un momento molto importante, che non va sprecato. È compito della mamma perciò spiegare che è una situazione da vivere serenamente, che può essere scelta per bene e con convinzione. Soprattutto le si deve far capire che non è necessario avere rapporti sessuali solo perché lo hanno già fatto le proprie amiche, perché sembra che sia il momento giusto o, peggio, perché il proprio ragazzo insiste. L’esperienza deve essere vissuta bene perché può avere, con il tempo, delle ripercussioni negative che potrebbero influenzare la sessualità futura. Ci sono donne che ripercorrendo il percorso sessuologico la loro storia e la loro vita, hanno un ricordo brutto della loro prima volta, che ha lasciato conseguenze spiacevoli come per esempio dolore durante i rapporti o assenza dell’orgasmo», conclude Cappello.