17 febbraio 2025
Aggiornato 08:30
Salute & prevenzione

Italiani sempre più obesi, malattie cardiovascolari in aumento

Stiamo diventando un popolo sempre più obeso, diabetico, iperteso, affetto da dislipidemia. Dopo il Covid necessario ripartire con educazione e prevenzione

Italiani sempre più obesi, malattie cardiovascolari in aumento
Italiani sempre più obesi, malattie cardiovascolari in aumento Foto: Pixabay

«Dagli studi epidemiologici emerge che stiamo diventando un popolo sempre più obeso, diabetico, iperteso, affetto da dislipidemia. Ciò significa che da una parte vi è stato un incremento assoluto dei fattori di rischio, mentre dall'altra una riduzione degli obiettivi da perseguire»: lo sottolinea Massimo Volpe, Presidente SIPREC-Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare.

«Le malattie cardiovascolari - ricorda una nota - rappresentano la prima causa di morte nel mondo, con una stima di circa 17 milioni di decessi l'anno. In Italia queste patologie sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi (32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne), superando i 230mila casi annuali. L'impatto del Covid-19 ha provocato un enorme peggioramento: anzitutto, le malattie cardiovascolari rappresentano un moltiplicatore per la letalità del Covid; inoltre, la pandemia ha comportato una drastica riduzione di controlli ed esami e ha penalizzato una corretta alimentazione e sani stili di vita, base della prevenzione. Si pensi che nel periodo del primo lockdown (ed in parte ancora oggi) si è assistito ad una riduzione di quasi il 50% nelle ospedalizzazioni per infarto del miocardio, con un parallelo aumento della mortalità per infarto e delle relative complicanze».

Questa situazione è delineata nel Documento Scientifico «Prevenzione Italia 2021», presentato in occasione della prima Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare promossa e organizzata da SIPREC. Il Documento rappresenta un lavoro coordinato dal professor Volpe, che ha coinvolto 21 società scientifiche e 55 autori: oltre 100 pagine, più di 350 referenze, con tabelle e illustrazioni. Gli articoli espongono le novità che la ricerca ha prodotto negli ultimi tre anni, offrendo uno strumento aggiornato da integrare nella pratica clinica.

«Questo documento spiega ciò che è accaduto negli ultimi 10 anni - sottolinea Volpe - dagli studi epidemiologici, fatti sia su tutto il territorio nazionale che in specifiche comunità locali, emerge che stiamo diventando un popolo sempre più obeso, diabetico, iperteso, affetto da dislipidemia. Da una parte vi è stato un incremento assoluto dei fattori di rischio, mentre dall'altra una riduzione degli obiettivi da perseguire».

La Giornata per la Prevenzione Cardiovascolare ha rappresentato un momento di riflessione da parte di medici, operatori sanitari, esponenti politici e cittadini sulla centralità strategica della prevenzione nei programmi di sanità pubblica del nostro Paese. Il Prof. Volpe ha coordinato i diversi specialisti afferenti alla SIPREC, di cui fanno parte, tra gli altri, cardiologi, nutrizionisti, diabetologi, medici di medicina generale, geriatri, pediatri. «Abbiamo insistito su due importanti tematiche: l'impiego della telemedicina e la promozione dell'aderenza agli stili di vita virtuosi e alle terapie farmacologiche, fortemente penalizzati durante la pandemia - ha detto - con questa iniziativa auspichiamo una maggiore consapevolezza dell'importanza e dell'incidenza delle malattie cardiovascolari nelle vite dei singoli e nell'intera comunità. In un momento in cui la campagna vaccinale contro il Covid inizia a produrre i suoi effetti, dobbiamo ripartire anche sotto il profilo della promozione della salute, quindi della prevenzione».

Secondo i dati Istat del 2017, il 10.4% di tutti i decessi è stato attribuito a malattie ischemiche del cuore (11.3% negli uomini e 9.6% nelle donne) e il 9.2% ad eventi cerebrovascolari (7.6% negli uomini e 10.7% nelle donne). Le Malattie Cardiovascolari sono tuttora anche la prima causa di ricovero ospedaliero in Italia (14.5% di tutti i ricoveri, circa 1 milione di ricoveri/anno). Nel 2015, 4 italiani su 10, ovvero più di 20 milioni, sono ricorsi alle cure mediche per patologie croniche, di cui quelle di gran lunga più diffuse erano quelle cardiovascolari.

La prevalenza di tali fattori di rischio cardiovascolare è risultata piuttosto elevata e complessivamente in costante e continua crescita rispetto a quanto osservato degli anni precedenti. Nel 2017 il 24.8% dei uomini e il 14.9% delle donne hanno riferito abitudine al fumo; inoltre, il 43.0% degli uomini e il 28.4% delle donne sono risultati essere in sovrappeso, mentre l'11.8% degli uomini e il 9.4% delle donne sono risultati obesi. Il 38.1% è risultato non praticare né attività fisica né sport, il 17.8% circa affetto da ipertensione arteriosa e il 5.7% affetto da diabete mellito. Percentuali che aumentano considerevolmente negli anziani e nei grandi anziani.