25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Dolore infiammatorio del trigemino

Dolore del trigemino, dalle antocianine del mais rosso il rimedio per lenirlo

Contro il dolore infiammatorio trigeminale, o del trigemino, un aiuto nel lenirlo arriva dal mais rosso e le antocianine in esso contenute. Lo studio dell’Università Statale di Milano

Dolore del trigemino
Dolore del trigemino Foto: Syda Productions | shutterstock.com Shutterstock

Chi è afflitto dal dolore del trigemino sa cosa questo significhi, e come questo sia molto debilitante e come riduce in modo drammatico la qualità della vita. L’infiammazione che colpisce il nervo trigemino affligge oggi un’elevata percentuale di persone nel mondo e in molti chiedono si possa trovare un rimedio che siano i classici antinfiammatori, che comportano non pochi e pesanti effetti collaterali. Nella ricerca di un’alternativa valida, un nuovo studio dell’Università Statale di Milano è riuscito dimostrare come l’assunzione di un integratore ottenuto dal mais rosso e ricco di antocianine potrebbe essere efficace nel ridurre lo sviluppo del dolore infiammatorio trigeminale.

L’infiammazione del trigemino
Detto anche dolore infiammatorio trigeminale, si manifesta come fenomeno cronico e diffuso – riporta una nota della Statale. Può durare per parecchi mesi ed è caratterizzato da attacchi ricorrenti che peggiorano la qualità della vita dei pazienti. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) attualmente rappresentano la terapia d’elezione per questo tipo di sindrome dolorosa, ma oltre allo sviluppo di diversi effetti collaterali, tra cui principalmente disturbi gastrici, molti pazienti non trovano un beneficio duraturo dal loro utilizzo.

L’alternativa
Lo studio coordinato da Stefania Ceruti, ricercatrice del gruppo di Maria Pia Abbracchio del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, e da Katia Petroni, insieme a Chiara Tonelli, entrambe docenti del Dipartimento di Bioscienze ha dimostrato che l’assunzione di un integratore ottenuto dal mais rosso ricco di antocianine potrebbe essere efficace nel ridurre lo sviluppo del dolore infiammatorio trigeminale, offrendo un potenziale approccio alternativo alle terapie farmacologiche in uso. Le antocianine sono una classe di flavonoidi che conferiscono il colore rosso, blu e viola a molta frutta e verdura tra cui frutti di bosco, ciliegie, uva nera, arance rosse e cavolo rosso, e sono note per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Lo studio
I ricercatori italiani hanno condotto questo studio su un modello animale: un gruppo di topi con dolore infiammatorio oro-facciale, a cui è stato somministrato un estratto di mais rosso ricco di antocianine. «L’assunzione di mais rosso – spiega nella nota Stefania Ceruti – ha mostrato di avere la stessa efficacia dell’acido acetilsalicilico (aspirina) nel ridurre lo sviluppo del dolore infiammatorio trigeminale, con un parziale effetto additivo quando l’estratto e il farmaco vengono somministrati insieme».

Gli effetti delle antocianine
Ma cos’è che offre questo effetto antiossidante e antinfiammatorio? Secondo gli autori dello studio, l’effetto riscontrato sarebbe dovuto principalmente a due fattori: «Da un lato – sottolinea Giulia Magni, assegnista del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari e primo autore del lavoro – abbiamo osservato una riduzione dell’infiltrazione di macrofagi nel ganglio trigemino, la struttura da cui origina il nervo trigemino infiammato; dall’altro si riscontra un cambiamento della morfologia delle cellule della microglia del tronco encefalico, una parte del sistema nervoso centrale che è nota contribuire alla sensitizzazione neuronale e allo sviluppo del dolore».
«Tramite esperimenti in vitro sulle cellule della microglia – aggiunge Katia Petroni – lo studio ha messo in evidenza come le antocianine contenute nel mais rosso promuovano una riduzione nell’espressione di molecole pro-infiammatorie, tra cui la proteina iNOS, un importante mediatore dell’infiammazione, e un’aumentata produzione di molecole antinfiammatorie, che accompagnano i cambiamenti della morfologia di queste cellule».

Un integratore ‘sicuro’
La prospettiva a lungo termine – conclude la nota – è che questo estratto di mais rosso rappresenti un integratore di facile assunzione e privo di effetti collaterali. L’idea è che questo possa essere abbinato alle attuali terapie farmacologiche, attraverso un approccio protettivo e preventivo o come coadiuvante al trattamento, al fine di ridurre il dosaggio dei farmaci e, di conseguenza, gli effetti collaterali a essi legati.

Riferimento: Frontiers in Cellular Neuroscience.