29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Pet therapy

Ora avete un motivo in più per amare i gatti: fanno bene al cuore e allungano la vita

Le ultime ricerche a sostegno della pet therapy: i gatti fanno bene al cuore e allungano la vita

I gatti fanno bene al cuore e allungano la vita
I gatti fanno bene al cuore e allungano la vita Foto: lucrezia senserini88 | Shutterstock Shutterstock

Non solo fido ma anche micio migliora la vita dell’uomo. Stare in compagnia degli amici a quattro zampe, infatti, ci aiuterebbe a godere di ottima salute. A suggerirlo sono state diverse ricerche scientifiche, di cui l’ultima ha evidenziato come i gatti potrebbero essere una parte determinante nella cura dei cardiopatici. Non a caso sono nate interessanti iniziative pet-therapy che hanno aiutato ad allungare la vita di molti pazienti.

Adozione gratuita
La fondazione Iseni e il Centro Cuore Malpensa, l’anno scorso avevano promosso un’interessante iniziativa che prevedeva l’adozione gratuita dei cani allo scopo di mettere in pratica una vera e propria pet-therapy. E quest’anno non è da meno. Da ottobre, infatti, partirà con un’iniziativa molto simile anche con micio.

I benefici
«I benefici riguardano la sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi e la sindrome ansiogena. Il contatto con il pelo del gatto produce ossitocina, l'ormone della felicità. Il contatto con il pelo è piacevole e distensivo, agisce in modo positivo su battito, frequenza cardiaca e pressione arteriosa», spiega Andrea Macchi, direttore della struttura. «Proporremo a chi soffre di patologie cardiache l'adozione di un cucciolo. Una soluzione con un doppio risultato: primo, ovviamente, prolunga la vita ai malati, secondo dà una casa ai gatti abbandonati, che avranno così una famiglia e ripagheranno tutto l'affetto che ricevono regalando anni di vita a chi se ne prende cura», conclude il presidente Fabrizio Iseni.

Le ricerche sulla pet therapy
Le ricerche condotte sulla pet-therapy sono molte e diversificate. Alcune hanno messo in evidenza i benefici altre ritengono che le prove, in sintesi, siano inconcludenti. Sono stati valutati diversi fattori come l’ansia, la depressione, l’apatia, la solitudine, il movimento e la qualità della vita. Sia nella propria abitazione che in case di riposo. Dai dati ottenuti vi sono stati risultati positivi: «in accordo con le evidenze scientifiche i risultati hanno confermato una significativa riduzione delle variabili misurate. Soprattutto per la qualità della vita, che ha mostrato una riduzione maggiore rispetto agli altri. L'implementazione e il successo della Pet Therapy potrebbero avere un grande impatto emotivo e sociale, portando sollievo ai pazienti e ai loro familiari, ma anche ai professionisti della salute», si legge nell’estratto di un recente studio. Tuttavia, non è insolito, sfogliando i database scientifici, trovare anche risultati incerti: «studi preliminari hanno suggerito i potenziali benefici degli animali sulla salute fisica e psicologica degli esseri umani. Nonostante oltre quattro decenni di ricerca, questi studi rimangono preliminari. Sono aggravati da problemi metodologici tra cui piccole dimensioni del campione e mancanza di controlli adeguati. Una revisione della ricerca sugli animali più di un decennio fa ha delineato le barriere che devono ancora essere superate, compreso l'accesso degli animali ai soggetti in contesti istituzionali, la paura delle malattie zoonotiche, la mancanza di strumenti standardizzati di indagine e il reclutamento di maneggiatori di animali. Inoltre, la potenziale influenza delle differenze nelle caratteristiche demografiche dei soggetti umani (ad esempio, differenze nell'istruzione, etnia e reddito) rimane incerta». D’altro canto, alcuni benefici sono innegabili: «in uno studio, anziani proprietari di animali domestici, età media 66 anni, hanno risposto a un sondaggio sul loro atteggiamento verso i loro cani e la loro salute. Due terzi consideravano i cani i loro "migliori amici" e "la ragione per alzarsi al mattino" e il loro miglioramento in termini di salute "rispetto alla maggior parte delle persone». Il 75% considerava la propria salute "eccellente». Indagini sull'influenza degli animali sulla salute fisica, in particolare studi epidemiologici, che implicano che la presenza di animali allo scopo di ridurre il rischio cardiovascolare, sono più efficaci dal punto di vista metodologico, ma devono ancora essere effettuati studi prospettici che dimostrino un beneficio clinico. Nuovi usi degli animali potrebbero essere pilotati in futuro. Ad esempio, in un rapporto preliminare, un cane è stato addestrato a rilevare i melanomi umani dall'odore. L'uso di animali come animali domestici e in terapia può anche causare danni, ma la loro incidenza è rara, e questi rischi sono stati ancora meno documentati dei benefici», concludono i ricercatori del Geriatrics Institute, Università di Miami Miller School of Medicine.

Fonti scientifiche

[1] Curr Gerontol Geriatr Res. 2014; 2014: 623203. Published online 2014 Nov 16. doi:  10.1155/2014/623203 PMCID: PMC4248608 PMID: 25477957 The Benefit of Pets and Animal-Assisted Therapy to the Health of Older Individuals E. Paul Cherniack and Ariella R. Cherniack 3 The Geriatrics Institute, University of Miami Miller School of Medicine, Division of Geriatrics and Gerontology, The Geriatrics and Extended Care Service and Geriatric Research Education, Clinical Center (GRECC) of the Miami Veterans Affairs Medical Center, Miami, FL, USA

[2] Acta Biomed. 2017 Mar 14;88(1 -S):25-31. doi: 10.23750/abm.v88i1 -S.6281. Pet therapy: an effective strategy to care for the elderly? An experimental study in a nursing home. Sollami A1, Gianferrari E, Alfieri M, Artioli G, Taffurelli C.

[3] Curr Cardiovasc Risk Rep. Author manuscript; available in PMC 2016 Aug 19. Published in final edited form as: Curr Cardiovasc Risk Rep. 2016 Feb; 10(2): 8. Published online 2016 Feb 5. doi:  10.1007/s12170-016-0489-2 PMCID: PMC4991891 NIHMSID: NIHMS803399 PMID: 27547289 Emerging Cardiovascular Risk Research: Impact of Pets on Cardiovascular Risk Prevention Pamela J. Schreiner