29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Dieta e qualità dello sperma

Se mangi poche proteine metti al mondo figli deboli e grassi

Un recente studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS), ha messo in evidenza come mangiare cibi ipoproteici possa danneggiare la propria salute e quella del bambino

Se mangi poche proteine metti al mondo figli deboli e grassi
Se mangi poche proteine metti al mondo figli deboli e grassi Foto: Tatiana Shepeleva - Shutterstock Shutterstock

Le proteine, si sa, sono nutrienti fondamentali per la salute di una persona. Le migliori sono quelle contenute negli alimenti di origine animale, ma si possono ottenere discreti risultati anche con quelle vegetali. Bisogna però sempre stare attenti alla quantità che si ingerisce quotidianamente perché il rischio è quello di mettere al mondo figli molto deboli o in sovrappeso. Una dieta ipoproteica, quindi, può danneggiare sia la nostra salute che quella della prole. Ecco i risultati di una recente ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Science (PNAS).

Lo studio
Molti studi precedenti hanno dimostrato come lo sperma di uomini che fumano o che sono in sovrappeso sia di una qualità nettamente inferiore. Pochi, però, avevano analizzato a fondo la questione verificando se è il tipo di dieta che influenza la qualità dello sperma. Per questo motivo, alcuni scienziati della Nottingham University, hanno alimentato topolini da laboratorio con cibi poveri di proteine. Il regime alimentare prevedeva il 18% (dieta normo-proteica) o il 9% di proteine (dieta ipoproteica).

I risultati
Dai risultati è emerso che i piccoli roditori alimentati con metà della quantità raccomandata di proteine aveva uno sperma di qualità nettamente inferiore. Ma non solo: la loro prole era più in sovrappeso e mostrava segni di pre-diabete in giovane età (equivalente ai nostri 30 anni). Il motivo, secondo gli studiosi, sarebbe dovuto al fatto che questo tipo di dieta influenza negativamente la qualità del DNA che viene trasmessa da padre in figlio.

Qual è la giusta quantità di proteine?
Secondo le linee guida attuali, la quantità corretta di proteine si aggira intorno al 20% dell’apporto calorico totale. I topolini, tuttavia, sono stati alimentati con una dieta che prevedeva il 18% di proteine o il 9%. Per verificare gli effetti della dieta gli scienziati hanno anche raccolto campioni di sperma dei topolini. Il coordinatore dello studio, il dottor Watkins, ha detto che i roditori che seguivano una dieta ipoproteica avevano prodotto uno sperma più povero che conteneva meno etichette chimiche che regolano alcuni geni.

La prole
Per verificare che tipo di prole sarebbe nata da uno sperma di questo genere, gli scienziati hanno iniettato lo sperma nella vagina di topi femmina. I nuovi nati sono stati poi osservati al compimento dei quattro mesi, ovvero all’equivalente dei trent’anni umani. E dai risultati è emerso che erano decisamente più grassi di quelli e inclini a patologie metaboliche rispetto a quelli che hanno seguito una dieta ricca di proteine.

Soppressione dell’infiammazione
In pratica, il liquido seminale dei topi alimentati con poche proteine, sopprimeva l’infiammazione dell’utero, ritenuta essenziale per una gravidanza sana. «È ben chiaro che ciò che una madre mangia durante la gravidanza può influenzare lo sviluppo e la salute del suo bambino. Come tale, ci sono molte informazioni disponibili per le donne che vogliono rimanere incinte sull'importanza di uno stile di vita sano e di buone scelte dietetiche sia per la loro salute che per quella del loro bambino. È interessante notare che per il padre è disponibile un piccolo, se non nessun consiglio. La nostra ricerca sui topi mostra come al momento del concepimento, la dieta e il benessere del padre influenzino la crescita a lungo termine e la salute metabolica della sua prole. Il nostro studio non solo identifica l'impatto che una dieta paterna povera ha sulla salute della sua prole, ma inizia anche a scoprire come vengono stabiliti questi effetti», spiega Watkins.

Lo sperma è essenziale per la salute del bambino
«È importante riconoscere che lo sperma contribuisce alla comparsa di più della metà dei geni che costituiscono un bambino. Durante il concepimento naturale, lo sperma depositato nel tratto riproduttivo femminile viene immerso nel plasma seminale, il che può influenzare di per sé i risultati della gravidanza. Il nostro studio mostra che la composizione del plasma seminale può essere alterata dalla dieta del padre e che questo può anche influenzare il benessere della prole», conclude il coautore dello studio, il professor Kevin Sinclair.