27 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Oncologia

Linfomi: 12mila nuovi casi ogni anno in Italia. Verso nuove cure

Dall'Associazione Linfoamici una festa a Roma per parlarne e scoprire le nuove, potenti, armi contro i linfomi

Linfociti e cancro
Linfociti e cancro Foto: Photos | shutterstock.com Shutterstock

ROMA – Il linfoma è un nemico, e come tale va messo alle strette. E soprattutto, mai abbassare la guardia perché soltanto in Italia fa registrare 12mila nuovi casi ogni anno, specialmente nella forma non Hodgkin (circa 10 mila nuovi casi). Più raro - circa 1.200 nuovi casi l’anno – è invece il linfoma di Hodgkin ma anche quello che spaventa di più visto che costituisce il 6-7% dei tumori infantili. Un nemico dunque che va aggredito con tutte le armi a disposizione. E oggi sono diverse, ma non bastano.

Le nuove armi
«Al Bambin Gesù di Roma – spiega Giuseppe Maria Milano, oncologo pediatra del Dipartimento di oncoematologia del Bambino Gesù di Roma – partiremo con la sperimentazione dell’immunoterapia con le cosiddette CAR-T cell anche nei linfomi, dopo i promettenti risultati ottenuti nelle leucemie. In estrema sintesi possiamo dire che grazie a un banale prelievo di sangue del paziente si prendono i linfociti T che, adeguatamente trattati, diventano armi in grado di identificare e distruggere le cellule tumorali. Una volta trattati questi linfociti sono di nuovo immessi nel paziente e inizia la ‘battaglia’ del sistema immunitario contro il cancro». Tutto il possibile, pertanto, per mettere alle corde un tumore - anzi un gruppo di tumori perché le forme di linfoma sono molte - che inizia in modo spesso subdolo, silente. Tutto il possibile, anche una festa davanti al Pantheon a Roma, domenica 3 giugno. Per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Non è contagioso
«Perché il cancro non è contagioso, l’amore sì – afferma Anna Milici presidente di Linfoamici Onlus, un’Associazione al fianco dei pazienti – La sopravvivenza per fortuna grazie alle terapie - dalla chemioterapia, ai farmaci immunoterapici ‘a bersaglio’, ai farmaci molecolari - danno risultati importanti: la sopravvivenza per il linfoma di Hodgkin è dell’80%, per la forma non Hodgkin del 40-60%. Risultati incoraggianti ma non abbastanza. Ecco perché è importante tenere alta l’attenzione su questi tumori, anche sensibilizzando l’opinione pubblica».

Un valore aggiunto
«Quando i volontari di Linfoamici arrivano in corsia – aggiunge Milano – è per tutti noi una grande gioia. Perché rappresentano un valore aggiunto: hanno saputo coniugare l’attività di fundraising con la giusta attenzione per il paziente. Con un linguaggio fresco, alla mano, empatico. Danno un messaggio che è di per sé una ‘terapia’ e cioè il coraggio dell’esempio. ‘Se ce l’ha fatta lui, ce la posso fare anche io’. Ma soprattutto volontari e pazienti parlano la stessa lingua perché hanno vissuto la stessa esperienza. E anche per noi sanitari sono di grande supporto».

Nasce Linfoamici
«Linfoamici è un’Associazione nata da un abbraccio - racconta Anna Milici, presidente Linfoamici Onlus - tra ragazzi guariti e ragazzi ancora lì in prima linea a combattere con la malattia. Tutto è iniziato 12 anni fa, con un gruppo Facebook. Era il luogo dove parlare, confrontarci e confortarci. Fino a quando a Marta, 12 anni, e a Giacomo, 17, non venne l’idea di vederci non più in una piazza virtuale ma reale. E così scegliemmo Roma, a metà strada per tutta Italia, la piazza del Pantheon e la prima domenica di giugno. Ci incontrammo e ci stringemmo in un abbraccio senza parole. Da allora sono passati degli anni, abbiamo deciso di dare vita all’Associazione e di incontrarci ogni anno, la prima domenica di giugno, in quella stessa piazza». La festa, al Pantheon Piazza della Rotonda a partire dalle ore 15:00. Presentata da Ignazio Eduardo Maria Raso, vedrà la partecipazione di artisti da tutta Italia. Si inizia con un flash mob (a questo indirizzo il tutorial per arrivare preparati: https://www.linfoamici.it/eventi-news/209-flash-mob-del-3-giugno) e poi hip hop, balli acrobatici, pizzica, musica dal vivo. E così per tutto il pomeriggio. L’evento è patrocinato da AIL - Associazione Italiana contro le leucemie - linfomi e mieloma Onlus; ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo; Regione Lazio; Coni e Roma Capitale.