28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Diagnosi difficili

20enne crede di avere la depressione e una grave malattia: invece c’era qualcosa nel suo intestino

Per più di un anno i medici non riescono a capire perché un giovane ragazzo è stanco, depresso e ha poco appetito. Poi scoprono l’incredibile verità

Giovane ragazzo trova una cosa incredibile nel suo intestino
Giovane ragazzo trova una cosa incredibile nel suo intestino Foto: eggeegg | Shutterstock Shutterstock

Un giovanissimo giocatore di Hockey, di appena vent’anni, stava male da tempo. Come spesso accade per molte malattie, la diagnosi non è stata semplice perché la stragrande maggioranza dei sintomi erano comuni a molte altre patologie. Quando però gli venivano prescritti dei farmaci, la situazione non migliorava affatto. Anzi, con molta probabilità ne venivano fuori degli altri. Alla fine giunse a una sola conclusione: era affetto da una grave patologia che persino i medici facevano fatica a rilevare. Inaspettatamente, però, fu lui ad accorgersi cosa lo aveva compito realmente.

Depressione o cancro?
Il suo nome è Carson Meyer, un ventenne della squadra di hockey Columbus Blue Jackets che stava male da oltre un anno. In maniera quasi improvvisa aveva cominciato a sentirsi stanco, il suo viso era diventato molto più pallido e anche l’appetito era vistosamente ridotto. Al fine di comprendere l’origine dei suoi sintomi, il ragazzo si è rivolto a diversi medici e psichiatri i quali hanno formulato molte ipotesi: depressione, mononucleosi e persino cancro.

Stanchezza?
Tutto, in realtà, è iniziato con una forte stanchezza. Aveva appena completato il primo anno all’università di Miami che si trova a Oxford, nell'Ohio. Inoltre, era stata selezionato per entrare nelle Blue Jackets. Sperava di riprendere le forze al più presto per poter fare tutto ciò che desiderava. Ma i mesi passarono e anche in inverno Mayer stava sempre più male. I suoi sintomi non facevano altro che peggiorare: aveva anche poca fame e stava perdendo peso.

Tutto comincia a cambiare
Anche le sua abilità cominciano a precipitare, in tutti i campi. I suoi punteggi sono passati da 26 punti in 32 partite a 10 in 36. Stessa cosa dicasi per il rendimento scolastico. «Non solo mi sentivo lento e molto più stanco di tutti gli altri, ma avevo una perenne nebbia mentale. Stavo spesso in panchina e mi sono dovuto ritirare. Un allenatore ha persino chiesto ad alcuni dei miei compagni di squadra se avevo il cancro», ha spiegato Meyer a The Athletic.

Approfondimenti diagnosti
Il ragazzo prosegue con il fare approfondimenti diagnostici e cerca di capire se davvero si tratta di cancro o di mononucleosi. Tuttavia, i test hanno sempre dato esito negativo. Fu nel mese di febbraio, però, che Meyer finalmente comprese di cosa si trattava. «Stavo andando in bagno, proprio come al solito, ed è uscito», racconta Meyer. «Che diavolo è questa cosa?», si era chiesto vedendo cosa era appena uscito dal suo intestino. «Stavo andando fuori di testa. Assolutamente fuori di testa».

Cosa c’era nell’intestino?
Solo dopo Meyer capì che la causa di tutto era una tenia da 63 centimetri nel suo intestino. Ulteriori analisi sono riusciti a identificare il verme presente nell’intestino del giovane. Si trattava della diphyllobothrium latum, un tipo di tenia che vive nel pesce crudo o poco cotto. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, questa è la più grossa tipologia di tenia che può infettare le persone e può crescere fino all’incredibile lunghezza di un metro. Anche se esistono tenie che parassitano animale – come le balene per esempio – che possono arrivare a oltre 3 metri.

Ora sta meglio
Grazie al trattamento antiparassitario prescritto dai medici il giovane ha cominciato a sentirsi subito molto meglio. La causa del malessere e degli strani sintomi era quindi dovuta alla presenza di questo enorme parassita che presenta una sorta di teste dotate di uncini retrattili che gli consentono di attaccarsi all’intestino di una persona. Esso, infatti, non è dotato di un suo intestino e quindi utilizza il nostro allo scopo di assorbire sostanze nutritive ed eliminare quelle di scarto. In genere il trattamento deve essere eseguito piuttosto velocemente per evitare che la tenia colpisca importanti trattati intestinali che possano mettere a repentaglio la vita di un individuo.