Il 30% degli italiani sono malati cronici: un pesante impatto sul SSN
Il presidente dell'AIFA: le cure impegnano il 70 per cento delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale. Cosa si dovrebbe fare
ROMA – I malati cornici in Italia sono un esercito. E sono un enorme ‘peso’ sulle casse del Servizio Sanitario Nazionale. «In Italia, il 30% della popolazione è affetto da patologie croniche ed è in trattamento con multiterapia. Pazienti over 65 le cui cure impattano sul 70% delle risorse disponibili del Servizio sanitario nazionale», spiega infatti Mario Melazzini, direttore generale Aifa, intervenendo all'inaugurazione del XXIII Congresso nazionale Fadoi, Federazione nazionale dirigenti ospedalieri internisti, sottolineando: «La sfida importante è raggiungere un’adeguata e appropriata terapia per garantire la sostenibilità del sistema».
La sfida
Il Congresso Fadoi è in corso a Bologna, al Palazzo della Cultura e dei Congressi, zona Fiera, sino al 15 maggio. Ad aprire i lavori il presidente nazionale Fadoi Andrea Fontanella, insieme al presidente della Fondazione Fadoi Mario Campanini e al presidente Fadoi Emilia-Romagna, Giorgio Ballardini.
Il congresso è l’occasione per fare il punto sull’assistenza rivolta ai pazienti anziani che richiedono cure sempre più complesse e personalizzate. E la gestione di malati cronici con più patologie concomitanti, per Melazzini, rappresenta una vera e propria «sfida», anche dal punto di vista economico. «Dobbiamo raggiungere maggiore appropriatezza e aderenza alle terapie», ha proseguito il direttore generale di Aifa, spiegando: «Per esempio che le due principali patologie croniche, il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), hanno un’aderenza rispettivamente del 50% e del 13%. Questo la dice lunga su quanto vadano a impattare sul Ssn, la cui sostenibilità in questo momento è un gioco di squadra: noi come istituzione, insieme ai professionisti, ai pazienti e alle aziende farmaceutiche siamo chiamati ad una forte responsabilità sociale».
Il problema delle riospedalizzazioni
Particolare attenzione è stata data anche all’eccesso dei farmaci prescritti agli over 65, causa sempre più frequente delle riospedalizzazioni che hanno spinto l’Oms a lanciare la Campagna di sensibilizzazione ‘Medication without harm’ alla quale aderisce anche Fadoi. «Obiettivo - spiega il presidente nazionale Fadoi Andrea Fontanella - ridurre i danni correlati all’abuso e all’errato uso dei farmaci, migliorando le pratiche e riducendo gli errori terapeutici. Per farlo bastano alcune semplici regole: il medico deve prescrivere farmaci con grafia chiara e comprensibile; tenere conto dell’interazione tra farmaco e farmaco e tra farmaco e patologie; somministrare il farmaco giusto al posto giusto. Sembra un aspetto scontato ma non lo è perché spesso i farmaci hanno nomi e grafiche delle confezioni simili nonostante siano composti da principi attivi completamente diversi. Un esempio? Il cloruro di sodio e il cloruro di potassio». Oggi, al Congresso interverranno, tra gli altri, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il presidente dell’Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi.
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