20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Falsi miti

Pasta: i 5 falsi miti che devi assolutamente conoscere

La pasta, come altri alimenti, è vittima di bufale e falsi miti. Ecco i cinque più famosi

Miti e bufale sulla pastasciutta
Miti e bufale sulla pastasciutta Foto: Denio109 | Shutterstock Shutterstock

Non si è veri italiani se non si porta la pastasciutta in tavola. D’altro canto questo è probabilmente l’unico piatto che si può trovare in qualsiasi ristorante o casa. Nonostante ciò, non tutti possediamo una grande conoscenza circa questo alimento. E sono moltissimi i miti e le bufale che girano sul web, la cui più famosa è forse quella relativa al glutine. Ma non è tutto qua: della pasta si dicono fin troppe eresie, compresa la sua origine. Ecco tutti i falsi miti sull’alimento italiano per eccellenza.

La pasta fa ingrassare e aumenta la glicemia
Non è assolutamente vero che la pasta fa ingrassare più di altri alimenti. Anzi, in alcuni casi potrebbe addirittura favorire la perdita di peso. Ovviamente bisogna scegliere quella giusta e, possibilmente, integrale. «Lo studio – spiega l'autore principale dello studio, dott. John Sievenpiper del Centro di Nutrizione al St. Michael – ha rilevato che la pasta non ha contribuito all'aumento di peso o all'aumento del grasso corporeo. In realtà l'analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, forse la pasta può essere parte di una dieta sana come una dieta a basso indice glicemico. Nel valutare le prove, ora possiamo dire con una certa sicurezza che la pasta non ha un effetto negativo sul peso corporeo quando viene consumata come parte di un regime alimentare sano», continua Sievenpiper. Inoltre, a differenza della maggior parte dei carboidrati raffinati, che vengono rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, la pasta ha sempre un basso indice glicemico, scrivono i ricercatori del St. Michael’s Hospital (Toronto, Canada). Il che significa che determina un minore aumento dei livelli di zucchero nel sangue rispetto a quello causato dal consumo di alimenti con un alto indice glicemico.

Cosa contiene la pasta
100 grammi di pasta di grano duro contengono il 70% di carboidrati e il 10-15% di proteine

La pasta è stata inventata dai Cinesi
Sono in molti ad asserire che la pasta sia nata in Cina, ma anche in questo caso si tratta di un’informazione errata a causa di un film prodotto nel 1938, dal titolo Le avventure di Marco Polo. Nella storia si vede un giovane esploratore che si reca in Italia dopo essere stato in Cina e porta i cosiddetti Noodles – prodotto scambiato per spaghetti. Questi ultimi, tuttavia, venivano preparati già da tempo nella nostra penisola, in particolare nella Sicilia, allora dominata dagli arabi. La differenza sostanziale tra i noodles e la nostra pasta sta negli ingredienti: noi usiamo il grano duro loro farina di riso o grano tenero. D’altro canto esiste una precisa normativa – nata nel 1967 - che vuole che la pasta secca che si trova in commercio sia solo di grano duro. Tutto il resto non è considerata vera pasta.

Senza glutine è meglio
Purtroppo questa si tratta di una vera e propria assurdità, una di quelle tante bufale stratosferiche che gira sul web a cui molti, ahimè, hanno ingenuamente abboccato. Se non si è affetti da celiachia non ha senso eliminare il glutine. Anzi, facendolo, si rischia di compensare la carenza nutrizionale provocata dalla mancanza di una pastasciutta nutriente con un eccesso di cibo o grassi poco salutari. Non a caso chi elimina il glutine dalla dieta spesso aumenta di peso – nonostante desideri esattamente l’opposto. «Bisogna sfatare il mito del glutine – sottolinea a gran voce la nutrizionista e divulgatrice scientifica Elisabetta Bernardi – in un settore, quello delle diete, in cui la testa conta quasi più dell’intestino, bisogna tenere bene a mente che, se non si è celiaci o se non si ha una comprovata sensibilità al glutine, non si ottiene alcun beneficio per la salute eliminandolo dalla propria dieta. Tantomeno si dimagrisce! I cereali e le farine che ne derivano – prosegue l’esperta – costituiscono una fonte fondamentale di nutrienti sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Sono fonte importante di energia, derivata soprattutto dai carboidrati, ma anche dalle proteine e apportano fibra, vitamina E, alcune vitamine del gruppo B, il magnesio e lo zinco. Oggi siamo sempre più concentrati sul cibo e siamo sempre più bersagliati e attratti dalla comunicazione relativa al cibo: programmi televisivi che parlano di cibo, chef che diventano celebrità, alcuni stili alimentari errati che hanno una crescente popolarità. Il paradosso è qui: ci sono sempre più persone interessate al cibo ma in realtà ci stiamo sempre più allontanando da esso. La popolazione diventa sempre più obesa anche se siamo sempre più ossessionati dai grassi, dalle calorie e dall’indice di massa corporea».

C’è pasta OGM
Non è vero. Al momento sono state selezionate diverse varietà di grano per rendere la pasta migliori in termini di sapore e cottura. Ma non esiste in commercio una pastasciutta preparata con grani OGM.

Grano antico o moderno non fa la differenza
Per pane e pasta, tutti i grani sono uguali. Credere che quelli antichi siano migliori ha poco senso. Da una recente analisi è emerso che ciò che influenza in maniera decisiva il prodotto finale è il tipo di macinazione (pietra piuttosto che cilindri), seguita dagli altri fattori (varietà impiegata, tipo di lievitazione, cottura). Contrariamente a quanto comunemente si pensa, il genotipo grano antico o grano moderno risulta apprezzabile solo nel determinare l'aspetto e la consistenza se si tratta di pane.