27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Lotta ai tumori

Tumori, ecco l’andamento della mortalità in Europa nel 2018

La mortalità per cancro e tumori è in aumento e continuerà. Ma ci sono buone notizie per il tumore del colon-retto, la mortalità è in calo del 7% dal 2012. Tutte le previsioni

Tumori in Europa
Tumori in Europa Foto: Image_Point_Fr | shutterstock.com Shutterstock

MILANO – L'Università Statale di Milano comunica i risultati di uno studio pubblicato su Annals of Oncology*, una delle più importanti riviste di oncologia, in cui i ricercatori italiani predicono che, anche quest’anno, i tassi di mortalità nell’Unione Europea (UE) continueranno a diminuire rispetto al 2012 per la maggior parte dei tumori. Le uniche eccezioni sono il tumore del pancreas e il tumore del polmone nelle donne.

Una delle più comuni cause di morte
«Il tumore del colon-retto è una delle più comuni cause di morte per tumore fra i non fumatori sia negli uomini che nelle donne – spiega il professor Carlo La Vecchia dell’Università Statale di Milano – La diminuzione di mortalità per questo tumore, che abbiamo predetto per il 2018, è uno dei più grandi successi nella storia dell’oncologia clinica. Questa diminuzione dei tassi di mortalità in Europa non è conseguenza di un singolo fattore, ma è dovuta a miglioramenti nella diagnosi, cura e gestione della malattia».

Dopo il cancro al polmone
Nelle loro stime di mortalità per tumore nell’UE per l’anno 2018 – si legge nel comunicato – Carlo La Vecchia e i suoi colleghi dall’Italia, Svizzera e Stati Uniti d’America, stimano che il tumore del colon-retto causerà 177.400 morti (98.000 negli uomini e 79.400 nelle donne), il secondo più alto numero di morti stimate dopo il tumore del polmone. Il numero di morti è più alto rispetto al 2012 per l’aumento della popolazione anziana; tuttavia, rispetto al 2012, i tassi standardizzati per età diminuiranno per gli uomini del 6.7%, raggiungendo un tasso predetto di 15.8 ogni 100.000 uomini e per le donne del 7.5%, raggiungendo un tasso di 9.2 ogni 100.000 donne.

L'analisi
I ricercatori hanno analizzato i tassi di mortalità per tumore nell’Unione Europea in generale (28 Stati membri) e singolarmente nei suoi sei paesi più popolosi - Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - considerando i tumori nel loro insieme e singolarmente per i principali: stomaco, intestino, pancreas, polmone, seno, utero (compresa la cervice), ovaio, prostata, vescica e leucemie, suddivisi a loro volta per uomini e donne coinvolti. Questo è l'ottavo anno consecutivo in cui i ricercatori pubblicano queste stime di previsione. I dati sui decessi nel periodo 1970-2012 sono stati ottenuti dalla base di dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

C'è comunque un calo della mortalità
Il professor La Vecchia afferma: «Nell'UE le morti per tumore del colon-retto sono diminuite negli uomini dal 1993 e nelle donne dal 1970, per tutto il periodo in studio. I fattori che aumentano il rischio di tumore del colon-retto includono tabacco, alcol, obesità, diabete, uno stile di vita sedentario e una dieta poco salutare. Tuttavia, nelle donne l'uso di contraccettivi orali e la terapia ormonale sostitutiva possono parzialmente spiegare il loro rischio ridotto. Sia negli uomini che nelle donne, l'uso di aspirina, principalmente a scopo preventivo per infarti e ictus, e l’adozione di programmi di screening organizzati hanno contribuito a ridurre l'incidenza della malattia. La disponibilità di colonscopia per indagare sul sanguinamento e su altri sintomi precoci ha migliorato la diagnosi precoce in tutta Europa».

Aumenteranno però i morti per tutti i tumori
I ricercatori prevedono che il numero di morti per tutti i tumori nel 2018 sarà circa 1,4 milioni, rispetto a 1,3 milioni nel 2012, a causa dell’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, secondo le previsioni, dal 2012 i tassi di mortalità diminuiranno del 10,3% negli uomini e del 5% nelle donne, arrivando a tassi di mortalità standardizzati per età per il 2018 di 130 ogni 100.000 uomini e 84 ogni 100.000 donne. Nel 2018 i ricercatori stimano che saranno evitate circa 392.300 morti per tumore (275.000 negli uomini e 117.000 nelle donne), grazie alla diminuzione dei tassi rispetto a quelli registrati nel 1988, anno in cui si è registrato il picco di mortalità. Considerando l’intero periodo 1988-2018, la diminuzione dei tassi di mortalità per tumore in questi 31 anni ha portato ad evitare quasi 5 milioni di decessi, 3.3 milioni negli uomini e 1.6 nelle donne.

La classifica
Considerando i singoli tipi di tumore, i più alti tassi di mortalità previsti nell'UE sono per il tumore del polmone sia negli uomini che nelle donne: 32 ogni 100.000 uomini e 15 ogni 100.000 donne. Tuttavia, dal 2012 si è osservata una diminuzione del 13% negli uomini, ma un aumento del 6% nelle donne. I ricercatori prevedono che quest’anno moriranno 183.100 uomini e 94.500 donne per tumore del polmone, ovvero circa il 20% di tutte le morti per tumore.
Nelle donne anche i tassi di mortalità per tumore del pancreas sono previsti in aumento, mentre sono stabili negli uomini. Nel 2018, sono stimati 44.400 morti tra le donne – con un aumento del 2,8% dal 2012- e 44.500 negli uomini (nessuna variazione), con un tasso di mortalità predetto di 8 ogni 100.000 uomini e 5,6 per 100.000 donne.
«Nel 2018 le morti per tumore al pancreas saranno vicine a 90.000 – sottolinea il dottor Matteo Malvezzi dell’Università di Milano – I decessi per questo tumore si avvicinano a quelli del tumore al seno, per cui si stimano circa 92.000 morti, e sono in numero inferiore solo ai morti per i tumori del polmone e del colon-retto, per entrambi i sessi». Un noto fattore di rischio per il tumore del pancreas è il fumo, comunque anche l’eccesso di peso, l’obesità e il diabete sembrano giocare un ruolo.

Migliori notizie per le donne
«Buone notizie per le donne sono la diminuzione della mortalità per tumore della mammella e dei tumori femminili (ovaio e utero) – fa notare la dottoressa Eva Negri dell’Università di Milano – Tra le cause vi sono miglioramenti nella diagnosi precoce e nella terapia e gestione della malattia, e per i tumori dell’ovaio, la diffusione dell’uso dei contraccettivi orali. Il tumore alla mammella è stato per decenni il tumore che causava il maggior numero di morti nelle donne nella UE, ma grazie alle diminuzioni nei tassi di tumore alla mammella e all’aumento di quelli del polmone, negli ultimi anni quest’ultimo è diventato il primo tumore anche nelle donne, come già negli uomini da parecchi decenni.  In Italia questo sorpasso non è ancora accaduto, perché i tassi di tumore del polmone sono più bassi che in altri paesi della UE, ma anche da noi sono aumentati dell'8%. Da questi dati – conclude Negri – si comprende perché chi si occupa di prevenzione dei tumori, come l’Associazione Italiana sulla Ricerca sul Cancro che ha finanziato questa ricerca, consideri la lotta al tabagismo una priorità assoluta».

*'European cancer mortality predictions for the year 2018 with focus on colorectal cancer', by M. Malvezzi et al. Annals of Oncology. doi:10.1093/annonc/mdy033