27 agosto 2025
Aggiornato 21:00
Bambini e natura

Crescere in mezzo alla natura aiuta lo sviluppo cerebrale dei bambini

I bambini che stanno spesso all’aria aperta e che vivono fuori città hanno uno sviluppo cerebrale nettamente migliore

I bambini che crescono in mezzo alla natura hanno un cervello più grande
I bambini che crescono in mezzo alla natura hanno un cervello più grande Foto: Shutterstock

La scienza lo conferma da anni: trascorrere del tempo in mezzo al verde ci aiuta a ottenere molti benefici in termini di salute. Per esempio, studi recenti, avevano evidenziato come le persone che crescono all’aria aperta e fuori città soffrono di ansia con una minor probabilità e sono meno affette da allergie respiratorie. Ora, una nuova ricerca ha dimostrato come i bambini che hanno la possibilità di vivere in mezzo alla natura assistano anche a un miglior sviluppo cerebrale.

Ampi spazi aperti
Il verde fa bene, a qualsiasi età. Meglio ancora se si comincia da piccoli. Infatti, crescere accanto ad ampi spazi aperti sembra aiuti notevolmente un individuo in crescita a formare in maniera ottimale lo sviluppo cerebrale. I piccoli che vivono fuori città, secondo uno studio del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) – presentano un volume maggiore di materia bianca e grigia in precise aree cerebrali, rispetto ai bambini di città.

Lo studio
Lo studio, realizzato in collaborazione con l'Hospital Del Mar e la Ucla Fielding School of Public Health ha preso in esame 253 scolari aderenti a un progetto spagnolo denominato BREATHE. Per determinare l’esposizione alle aree verdi sono stati utilizzati dei sistemi satellitari, in base all’indirizzo di residenza. Il volume del cervello di ognuno di loro, invece, è stato analizzando attraverso tecniche di risonanza magnetica 3D ad altissima risoluzione.

I risultati
I risultati ottenuti dagli scienziati hanno mostrato come l'esposizione a lungo termine allo spazio verde aveva un’associazione positiva al volume di materia grigia e bianca di alcune aree del cervello. La maggior parte di esse si sovrapponevano a quelle associate a punteggi più alti rilevati generalmente nei test cognitivi. Ma non solo: alcune aree erano anche collegate a una maggiore memoria e concentrazione.

Il primo studio che evidenza la relazione
«Questo è il primo studio che valuta l'associazione tra esposizione a lungo termine allo spazio verde e alla struttura del cervello. I nostri risultati suggeriscono che l'esposizione allo spazio verde all'inizio della vita potrebbe portare a cambiamenti strutturali benefici a livello cerebrale», spiega il dottor Payam Dadvand, ricercatore presso ISGlobal e autore principale dello studio.

Risultati simili da altre ricerche
Risultati simili sono stati ottenuti, però, da altre ricerche che hanno dimostrato come l’esposizione a spazi verdi e il tempo che si trascorre in mezzo alla natura potrebbero potenzialmente migliorare le prestazioni accademiche, ridurre lo stress e il comportamento aggressivo. Molti scienziati ritengono che gli spazi verdi abbiano un effetto benefico sullo sviluppo cerebrale perché sono gli unici a offrire ottime opportunità di scoperta, creatività, assunzione di rischi e, soprattutto, un rispristino psicologico. Tuttavia gli studiosi ci tengono a sottolineare che potrebbe incidere positivamente anche il fatto che nella aree verdi c’è meno inquinamento e rumore. Tutti fattori che possono migliorare notevolmente lo stato di salute generale. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Environmental Health Perspectives.