La curcuma è più efficace dei tradizionali antidolorifici: lo conferma un nuovo studio
Un nuovo studio, condotto in Italia, ha messo in evidenza come la curcuma svolga un effetto molto simile ai tradizionali antidolorifici
La ricerca scientifica continua a scandagliare a fondo la curcuma per evidenziarne le sue incredibili virtù, le quali – ricordiamo – sono in realtà note già da migliaia di anni. Ma solo da alcuni decenni sono state confermati dalla moderna scienza. Questa volta, sotto i riflettori, ci sono le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche che, a detta degli studiosi, sarebbero addirittura maggiori dei farmaci tradizionali. Ecco quali sono i risultati ottenuti.
Meglio di un antidolorifico
Un recente studio, condotto da una società di ricerca e sviluppo di biofarmaceutici, è riuscito a dimostrare come la curcuma sia uguale o più efficace dei farmaci tradizionali nel controllo del dolore. In particolare, i testi sono stati effettuati per valutare i benefici derivanti dall’utilizzo su soggetti che accusavano sintomi provocati da vari traumi e infortuni sportivi.
I giocatori di rugby stanno meglio
I test – della durata di tre settimane - sono stati condotti su giocatori di Rugby feriti o danneggiati durante le loro prestazioni sportive. Per determinare l’efficacia della curcuma è stato fatto assumere un componente della curcuma, denominato curcumina. Si tratta di uno dei principi attivi più importanti e noti dalla scienza.
Curcumina vs ibuprofene
Durante lo studio, i ricercatori hanno messo a confronto l’azione della curcumina con i tradizionali antidolorifici: paracetamolo e ibuprofene. E i risultati sono stati sorprendenti: le persone che avevano optato per la terapia naturale erano riusciti a controllare il dolore esattamente allo stesso modo dei farmaci tradizionali. Ma senza i devastanti effetti collaterali. Tuttavia, è importante sottolineare che la curcuma ha indotto in alcuni pazienti problemi gastro intestinali.
Utile per i problemi oste-articolari
Lo studio, coordinato dal dottor Francesco di Pierro della Velleja Research, suggerisce che la curcumina possa rappresentare un rimedio promettente e sicuro dall’azione analgesica e antinfiammatoria in tutte le persone che soffrono di svariate condizioni osteo-muscolari. In particolare quelle che hanno sviluppato un dolore intenso in seguito ad attività fisica. Inoltre, i ricercatori sostengono che la curcumina possa svolgere un ruolo benefico ne pazienti affetti da artrite e infiammazioni alle articolazioni. Ricordiamo che già studi precedenti avevano messo in evidenza come la curcumina è essenziale nei malati di cancro, nei pazienti affetti da malattie cardiache e nell’artrite.
Lo studio
Durante lo studio gli scienziati hanno preso in esame 50 giocatori italiani di rugby che soffrivano di problemi ossei o muscolari a causa di incidenti sportivi. Metà dei partecipanti doveva assumere alcune compresse a base di curcumina, mentre l’altra metà antidolorici a base di ibuprofene o paracetamolo. Tutti dovevano farlo per due volte al giorno per un massimo di dieci giorni. Oltre ai benefici dimostrati, i ricercatori hanno notato che chi assumeva la curcumina era più invogliato a seguire il trattamento. Probabilmente a causa dei minori effetti collaterali. I risultati sono stati pubblicati sull’European Review for Medical and Pharmacological Sciences.