11 dicembre 2024
Aggiornato 14:30
Cancro al seno

Cancro al seno metastatico, In Italia il primo farmaco in capsule che allunga la durata della vita

Grazie alla ricerca Pfizer arriva in Italia il primo farmaco disponibile in capsule che allunga significativamente la sopravvivenza

In Italia arriva Palbociclib, il farmaco che aumenta la sopravvivenza delle donne affette da cancro al seno in stadio avanzato
In Italia arriva Palbociclib, il farmaco che aumenta la sopravvivenza delle donne affette da cancro al seno in stadio avanzato Foto: Shutterstock

I numeri del cancro al seno sono sempre più allarmanti e pare coinvolgano – solo nel nostro paese – ben 30.000 persone affette dalla forma avanzata. Quest’ultima è caratterizzata dalla diffusione delle masse tumorali in diverse parti del corpo. Ma ora, per tutte queste persone, è arrivata una nuova speranza che rappresenta un’importante innovazione terapeutica per il cancro Hr + e Her2, due tipi di carcinoma mammario che metastatizza con molta frequenza. Ecco di cosa si tratta.

I numeri in Italia
In Italia si contano circa 50.000 nuovi casi di cancro al seno, di cui 30.000 donne in stadio avanzato. Le metastasi di questo tipo di neoplasia si sviluppano più facilmente a livello delle ossa, del fegato, dei polmoni e del cervello. Al momento della diagnosi, tuttavia, solo il 10% presenta già metastasi ma il 30% delle donne a cui è stato rilevato un tumore al seno in stadio precoce svilupperà comunque una diffusione del cancro in altre sedi corporee, nonostante la terapia.

Palbociclib
Finalmente ora anche l’Italia avrà a disposizione il nuovissimo farmaco denominato Ibrance (o palbociclib) grazie all’autorizzazione alla rimborsabilità da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le caratteristiche del farmaco sono state recentemente presentare presso una conferenza stampa a Roma.

Attivo contro lo stadio avanzato
La peculiarità di Palbociclib è quella di agire inibendo le chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (Cdk 4/6), e per tale motivo è utile per il carcinoma mammario avanzato localmente o metastatico positivo ai recettori ormonali (Hr). Ma è anche attivo per la neoplasia negativa al recettore del fattore di crescita epidermico umano (Her2).

Migliora i tassi si sopravvivenza
«Il tumore della mammella metastatico, a differenza della forma non metastatica – dichiara Sabino De Placido, direttore Oncologia Medica Università degli Studi di Napoli Federico II – è un tumore che ha invaso i vasi sanguigni e/o linfatici e ha raggiunto altri organi e tessuti, sviluppando nuove sedi di malattia a distanza macroscopicamente visibili. A differenza delle forme non metastatiche, la guarigione è, purtroppo, più difficilmente perseguibile con gli attuali trattamenti a disposizione. Numerosi farmaci innovativi approvati negli ultimi anni, tra cui il palbociclib per le forme ormonopositive, stanno progressivamente rendendo il tumore mammario metastatico una malattia cronica, con la quale le pazienti convivono sempre più a lungo e con una discreta qualità di vita».

Perché in alcune persone si sviluppano neoplasie?
La scienza, al momento, non è ancora stata in grado di chiarire con certezza il meccanismo con cui il cancro forma delle metastasi – anche a seguito di un trattamento. La teoria espressa da diversi esperti è che venga riprogrammato il profilo di espressione genica di alcune cellule neoplastiche che acquisiscono mutazioni che gli conferiscono resistenza ai tradizionali farmaci. Ciò li rende diversi dal tumore primitivo e agevolano la diffusione delle metastasi in tutto il corpo, nonostante la terapia.

Terapia endocrina
«Nel carcinoma al seno metastatico Hr+/Her2- la terapia endocrina ha rappresentato e rappresenta ancora la pietra miliare del trattamento antitumorale; purtroppo la stragrande maggioranza delle pazienti acquisisce col tempo resistenza alla terapia endocrina», ha dichiarato ad Adnkronos Angelo Di Leo, direttore Oncologia Medica, Nuovo Ospedale di Prato S. Stefano Azienda Usl Toscana Centro, Prato. «Palbociclib rappresenta oggi un’opzione terapeutica ulteriore per prolungare il controllo della malattia senza necessariamente ricorrere alla chemioterapia in un gruppo di pazienti che mostra resistenza alle terapie endocrine usuali, a prezzo di tossicità accettabili nella maggior parte dei casi e mantenendo una buona qualità di vita. Negli studi registrativi, l’associazione di palbociclib a fulvestrant ha raddoppiato la sopravvivenza senza progressione di malattia». Tutti gli studi randomizzati eseguiti fino a ora sono stati in grado d dimostrare che palbociclib – prodotto da Pfizer -  in combinazione con una terapia endocrina, prolunga significativamente la sopravvivenza libera da progressione.

Rimborsabile
Palbociclib è un farmaco in classe H totalmente rimborsabile ed è disponibile nelle formulazioni da 75 mg, 100 mg e 125 mg in capsule rigide. Una modalità di somministrazione decisamente innovativa e migliore della classica infusione di farmaci a cui tutte le pazienti sono costrette a sottoporsi. Come tutti i farmaci di questo genere tuttavia, è soggetto a prescrizione da parte di centri utilizzatori individuati dalle Regioni. «L’autorizzazione alla rimborsabilità di palbociclib da parte di Aifa è un traguardo importante perché rende disponibile anche per le pazienti italiane una nuova opzione terapeutica nel trattamento del carcinoma mammario metastatico Hr+/Her2-, una forma di tumore per cui esisteva un forte bisogno di cura ancora insoddisfatto», spiega un portavoce di Pfizer.

Un obiettivo ambizioso
«Guidati dall’ambizioso obiettivo di ridefinire la vita con il cancro e riportare il paziente al centro del percorso di cura, in Pfizer lavoriamo ogni giorno per accelerare il progresso scientifico e sviluppare terapie innovative in grado di migliorare significativamente le prospettive di vita dei pazienti nel rispetto di una buona qualità di vita», conclude Alberto Stanzione, direttore Oncologia di Pfizer in Italia.