24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Meningite fulminante

Morte del bimbo di 5 anni a La Spezia: era meningite di tipo C. Ora si dovrà far luce sulla tragedia

Meningite fulminante di tipo C ha ucciso il piccolo. In Liguria l'80% dei cittadini è vaccinato contro questo ceppo. Ma c'è ancora qualcosa che non va

Meningite di tipo C ha ucciso il piccolo a La Spezia
Meningite di tipo C ha ucciso il piccolo a La Spezia Foto: ANSA

LA SPEZIA – Il bambino di 5 anni ricoverato per sepsi batterica all'Ospedale di La Spezia è morto ieri poco dopo le 6:00 per una meningite da meningococco di tipo C. Il bimbo era stato portato in ospedale in condizioni gravissime, accusava febbre molto alta e difficoltà respiratorie. I sanitari lo hanno subito ricoverato in Rianimazione, tuttavia le sue condizioni sono precipitate e, ieri, il bambino è deceduto. Nel pomeriggio, fa sapere l'Asl, è iniziata la profilassi con antibiotici per tutte le persone che sono state a stretto contatto con il piccolo e per chi frequenta la scuola d’infanzia e primaria 'Goffredo Mameli' di Marola: in totale, le persone coinvolte sono 160.

In Liguria vaccinati l'80% dei cittadini
Otto liguri su dieci hanno già fatto il vaccino contro il meningococco di tipo C, meno diffuso ma più pericoloso. Per cui, in linea teorica, è più difficile si possa diffondere l'infezione. In tal senso ne è convinta l’assessore alla Sanità, Sonia Viale, che ricorda come «in termini di prevenzione della meningite C, la Liguria risulta all’avanguardia anche rispetto al decreto di riforma dei vaccini che ha introdotto la vaccinazione gratuita contro il Meningococco C. Noi la forniamo gratuitamente dal 2008. Al termine dell’inchiesta valuteremo se prendere iniziative affinché anche questa vaccinazione diventi obbligatoria». L'Oms, tuttavia, per considerare un'immunità valida ritiene che la copertura vaccinale debba essere del 95%.

Far luce sulla tragedia
Per cercare di fare luce sulla tragedia del bimbo ucciso, il Governatore della Liguria Giovanni Toti ha annuncia che è stato dato avvio alla commissione d’inchiesta regionale, che è composta da 5 esperti estranei alla Asl5 spezzina. «Per quanto riguarda i decessi, però, attesa una media regionale di 6 decessi all’anno, noi siamo sotto perché l’anno scorso abbiamo registrato 3 casi», sottolinea Toti.

La copertura a La Spezia è forte
Ricordando la vicenda del barman di 25 anni, Gennaro Canfora, anche lui di La Spezia e stroncato dalla meningite quasi un anno fa, il Presidente Toti precisa che «Purtroppo alla Spezia la prevenzione contro la meningite è ancora più spinta almeno da un anno a questa parte. Per questo anche il protocollo di gestione della profilassi è collaudato».

La profilassi
«Alle 12:30 abbiamo avuto la certezza che si trattasse di meningite C – aggiunge Sonia Viale – e alle 15:00 eravamo già pronti per somministrare la profilassi a 160 persone». Difatti, proprio intorno alle 15:00 il direttore delle strutture complesse dell’Asl5 di Igiene e Sanità pubblica, Francesco Maddalo, insieme a Stefania Artioli direttrice di Malattie infettive, hanno incontrato alla scuola d’infanzia di Marola i genitori dei compagni del bambino deceduti per fornire loro tutte le informazioni necessarie e per cercare di placare eventuali allarmismi che, in forma più o meno evidente c'erano già stati dopo la notizia. L'antibiotico utilizzato per la profilassi è poi stato somministrato ai bambini, di cui alcuni essendo molto piccoli lo hanno preso sotto forma di sciroppo. Vero le 18:00 l'azione di profilassi aveva già interessato oltre 100 bambini tra quelli venuti a stretto e prolungato contatto con il piccolo. La somministrazione dell'antibiotico è proseguita poi fino verso le 20:00 dove sono stati raggiunti praticamente tutti gli interessati.