29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Ictus e virus

Patologie infettive e ictus c'è un legame. Ecco quale

Malattie virali come varicella e herpes zoster possono provocare complicanze molto serie. Ecco quali e perché

Ictus e virus, c'è un legame
Ictus e virus, c'è un legame Foto: Shutterstock

ROMA – Ci sono malattie infettive che possono causare eventi come l'ictus cerebrale. Tra queste, la varicella e l’herpes zoster. Un’evenienza nota anche se non frequente, che tuttavia può colpire chiunque inaspettatamente – anche se si è molto giovani. A far luce sull'inquietante legame tra alcune patologie infettive e il rischio di ictus cerebrale è la Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus dopo la triste vicenda riportata recentemente dalla stampa internazionale, che ha visto protagonista una bambina di soli 3 anni.

La varicella colpisce proprio più i bambini
Nel nostro Paese, spiega in una nota A.L.I.Ce. Italia Onlus, ben il 90% dei casi di varicella interessa bambini fino ai 14 anni di età, in particolar modo tra 1 e 4 anni, con una stima di circa 500mila casi/anno. La varicella, causata da un virus (Varicella Zoster), può comportare complicanze dovute a un processo infiammatorio reattivo del cervello definito encefalite post infettiva, con gravi manifestazioni neurologiche tra cui disturbi della coscienza di vario grado e crisi epilettiche. Dopo l’infezione primaria, il virus rimane allo stato latente per tutta la vita nelle radici dei nervi sia cranici che spinali.

Da grandi diviene il Fuoco di sant'Antonio
Con il progredire della età, l’immunità cellulare contro il virus si attenua, ma si può riattivare in queste radici provocando la tipica eruzione cutanea caratterizzata da bollicine e croste distribuite a strisce in varie zone del torace e della testa, accompagnate da bruciore e dolore a volte intenso e persistente. Tale fenomeno, conosciuto come herpes-zoster (volgarmente chiamato Fuoco di sant’Antonio) riguarda circa 300mila italiani all’anno, colpendo chiunque, anche se si registra una maggiore frequenza nella popolazione over cinquanta. Denominatore comune nelle persone colpite da herpes zoster è l’aver avuto, in passato, la varicella; chi non ha avuto questa malattia esantematica non sviluppa la manifestazione più tardiva del virus denominato, appunto, varicella zoster.

Il legame con l'ictus
Molto meno noto è il fatto che il virus varicella zoster possa predisporre all’ictus cerebrale, sia nei bambini che negli adulti. In chi ha avuto l'herpes zoster è stato rilevato un rischio aumentato di essere colpito da questa patologia pari a circa 1,5 volte rispetto a chi non lo ha avuto. «Oltre ad alterare alcuni fattori della coagulazione, il virus induce un'infiammazione della parete delle arterie cerebrali (vasculite granulomatosa). Le cellule infiammatorie attivate dal virus infiltrano la parete del vaso e ne restringono il lume, bloccando la circolazione del sangue e provocando un ictus cerebrale anche grave – spiega il professor Domenico Inzitari, Ordinario di Neurologia presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino, NEUROFARBA – Questo rischio può giustificare l’impegno della società e delle famiglie nelle vaccinazioni sistematiche dei bambini. Per quanto riguarda l’ictus infanto-giovanile, un recente editoriale, apparso sulla rivista Journal of the American Heart Association, lancia un allarme preoccupante: in pochi anni, l’ictus cerebrale sta raddoppiando nei giovani di età inferiore ai 45 anni, addirittura il 50% in più tra il 2000 e il 2010. Fino a qualche anno fa in Italia erano circa 10.000 i giovani colpiti da un ictus».

Essere consapevoli dei rischi
«La nostra Associazione intende portare questo tema all’attenzione della popolazione, delle Istituzioni e della società intera. È molto importante che i medici che trattano pazienti colpiti da queste malattie infettive li rendano consapevoli del rischio aumentato – afferma la dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus – Uno dei nostri principali obiettivi è quello di ridurre le conseguenze devastanti dell’ictus cerebrale, patologia che è stata definita dall’organizzazione che riunisce associazioni come la nostra in Europa, SAFE (Stroke Alliance for Europe) - una 'catastrofe umanitaria', e lo fa dopo aver compiuto un esame dettagliato dell’epidemiologia dell’ictus in oltre 30 Paesi che ne fanno parte nel nostro continente. Vogliamo infatti migliorare la qualità della vita delle persone colpite, che siano bambini, giovani, adulti o anziani, dei loro familiari e delle persone a rischio, cercando di diffondere le conoscenze necessarie per la prevenzione della malattia e di informare sulla sua diagnosi, cura e riabilitazione».

A.L.I.Ce. Italia Onlus
è una Federazione di associazioni di volontariato diffuse su tutto il territorio nazionale, oltre 80 tra sedi e sezioni regionali e locali, le quali, pur autonome e indipendenti nelle proprie attività, collaborano al raggiungimento di comuni obiettivi statutari a livello nazionale, tra cui: diffondere l’informazione sulla curabilità della malattia, sul tempestivo riconoscimento dei primi sintomi e sulle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza anche attraverso i media; sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening; tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio nazionale livelli di assistenza, uniformi e omogenei.
Loro peculiarità è quella di essere le uniche ad essere formate da persone colpite da ictus, dai loro familiari e caregiver, da neurologi e medici esperti nella diagnosi e trattamento dell'ictus, medici di famiglia, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari. Sono associazioni senza scopo di lucro, democratiche, apolitiche, con personalità giuridica e non, iscritte nei registri regionali delle associazioni di volontariato.
A.L.I.Ce. Italia è membro della WSO, World Stroke Organization e di SAFE, Stroke Alliance for Europe, organizzazioni che riuniscono le Associazioni di persone colpite da ictus a livello mondiale ed europeo, diffondendo linee guida per la prevenzione, la miglior cura e la riabilitazione dell’ictus, oltre che delle Società Scientifiche ISO, Italian Stroke Organization ed ESO, European Stroke Organization.
Nel 2016 A.L.I.Ce. Italia Onlus ha promosso la costituzione dell’Osservatorio Ictus Italia insieme all’Intergruppo Parlamentare sui Problemi Sociali dell’Ictus, ISO, ESO, ISS - Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Dismetaboliche e dell’Invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità e SIMG - Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. L’Osservatorio opera per favorire una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate all’ictus a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale, in particolare sulle modalità di prevenzione e di cura di tale devastante malattia e si pone, come obiettivo condiviso, quello di far adottare in tutto il Paese criteri scientificamente basati e uniformi in materia.
Lo scorso 8 novembre, grazie all’azione di A.L.I.Ce. Italia Onlus e dell’Intergruppo Parlamentare sui Problemi Sociali dell’Ictus, la XII Commissione Affari Sociali della Camera, ha approvato la Risoluzione sulla diagnosi e la prevenzione dell’Ictus cerebrale: Governo e Parlamento sono chiamati a promuovere e sostenere il più appropriato ed avanzato sistema di cura per l'ictus su tutto il territorio nazionale.
A.L.I.Ce. Italia Onlus, promotrice e in prima linea fin dall’inizio nel contribuire alla definizione di questo documento di straordinaria rilevanza, avrà adesso il compito di stimolare e monitorare l'impegno dei servizi sanitari regionali nell'applicazione e nella rapida implementazione organizzativa delle misure specifiche, declinate in 19 punti, la cui attuazione è stata già promossa a livello del Governo nazionale.